Bologna, mercato senza budget: cosa accadrà

BOLOGNA – A oggi sono entrati nelle casse del Bologna poco più di 30 milioni di euro dalle cessioni di Aaron Hickey al Brentford (16 +6 di bonus) e di Mattias Svanberg al Wolfsburg (9,5 + bonus) e il Bologna ne ha spesi 5, dei quali 3,5 per l’acquisto di Lewis Ferguson dall’Aberdeen e 1,5 per il prestito oneroso di Andrea Cambiaso dalla Juventus, tenendo presente come Charalampos Lykogiannis sia arrivato a Casteldebole a parametro zero. Se vi ricordate, era stato detto che le operazioni in entrata avrebbero dovuto essere figlie di una parte degli introiti ricavati da quelle in uscita, ma in realtà non è così, perché come ha fatto capire anche recentemente l’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci la liquidità dovrà essere gestita con grande attenzione per le scadenze passate, vedi ad esempio i riscatti di calciatori acquistati nel giugno scorso e il rinvio del pagamento delle tasse (questo discorso vale anche per tutte le altre società). E allora la conseguenza di ciò è soprattutto una: o sarà ceduto un altro calciatore tra quelli ritenuti importanti oppure il nuovo responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori e il direttore sportivo rossoblù Marco Di Vaio non avranno alcun tesoretto dal quale attingere per fare ciò che ancora manca sul mercato, e cioè l’acquisto di un difensore centrale, di un vice Marko Arnautovic e magari anche di Josip Ilicic (o di un altro al suo posto), perché nel limite del possibile il Bologna una volta che sarà stata completata la torta vorrebbe regalare sia a Sinisa che a tutto il popolo rossoblù anche la ciliegina.

Fantasia e formule giuste

Domanda: come farà allora Sartori a mettere a disposizione di Mihajlovic altri tre rinforzi dovendo fare di necessità, virtù, considerato che non ha portafoglio, non dimenticando anche come il presidente Joey Saputo abbia chiesto al Bologna di alzare l’asticella e di arrivare quanto meno a quota cinquanta punti in classifica? Sottolineato come l’uomo che ha costruito prima il miracolo Chievo e che successivamente ha contribuito a far diventare una squadra importante e addirittura europea l’Atalanta abbia già dovuto vivere una realtà del genere, va riconosciuto come il compito che dovrà affrontare sarà complicato, ma non per questo trema, convinto com’è che con la fantasia, il mestiere, con formule giuste e pagamenti molto rateizzati finirà per costruire un Bologna all’altezza. Anche perché è vero che se hai tanti soldi a disposizione ti trovi davanti una strada in discesa ma è altrettanto vero che come dice il poverbio «il bisogno aguzza l’ingegno” e questo a Sartori non è mai mancato. Tra l’altro va ricordato come proprio nella stagione passata in cui l’Atalanta ha speso più soldi di sempre, alla fine ha conquistato meno gioie rispetto a quello che era stato nei campionati precedenti, restando addirittura fuori anche dall’Europa.

Ilicic o un altro colpo

La traduzione di ciò è la seguente: Sartori e Di Vaio potranno ugualmente comprare, e nel caso in cui non dovessero arrivare a chiudere le prime scelte, ecco che farebbero di tutto per regalare a Mihajlovic calciatori altrettanto affidabili, perché magari le loro società di appartenenza sono maggiormente disposte rispetto ad altre a fare operazioni in prestito con diritto o con obbligo di riscatto nei confronti invece di chi pretende che vengano sottoscritti solo contratti a titolo definitivo. Morale: un difensore centrale e un vice Arnautovic arriveranno di sicuro a Casteldebole poi di fronte a un’occasione favorevole il Bologna non si tirerebbe indietro per fare un colpo importante, che dovrà essere soprattutto costruttivo per la squadra e non solo per l’immagine.

Fenucci: "Parlare di Ilicic è prematuro. Arnatuovic incedibile"

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