Bologna, ecco Faragò: maglia numero 43 in onore di… Guccini!

Può succedere che un giocatore prenda il numero di maglia pari al “civico” vissuto (e cantato) da un big della musica italiana? Sì, può succedere. Paolo Faragò un salto in via Paolo Fabbri 43 lo farà. Sì, quella via, quella strada di Bologna cantata da Francesco Guccini, guru della nostra musica, ottantenne cantautore (e idolo del nuovo laterale destro di Mihajlovic) che con quell’indirizzo di casa, in cui visse la città anni fa, diede il titolo al suo settimo album e a una canzone celebratissimi. “Da circa tre anni sono diventato super appassionato di Guccini – racconta durante la presentazione l’ormai ex Cagliari – e negli ultimi due anni ho ascoltato praticamente solo lui. Venire a Bologna e prendere il 43 in onore di quel civico in via Paolo Fabbri ho pensato fosse carino”. La visita sarà presto fatta.

Stile e Covid

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Ex medaglia d’oro alle Universiadi, Paolo Faragò arriva a Bologna (che sta cercando un attaccante: Lammers, Swiderski, Nsame e Pinamonti i tipi sondati), in prestito secco: Arturo Calabresi ha già fatto il tragitto opposto. “Da quando sono iniziate le voci di un mio possibile trasferimento al Bologna, ho iniziato a seguire tutte le partite, anche se le guardavo già da prima. Il Bologna è una squadra propositiva che affronta sempre le gare con il piglio giusto e penso che nessuna squadra l’abbia messa sotto. Inoltre, da quanto ho visto finora, il mister vuole dare un’impronta aggressiva alla squadra, vuole che giochi palla a terra e che faccia una pressione alta. Questo stile di gioco mi piace molto e ha aiutato la squadra a imporre il proprio gioco in qualsiasi campo. Ovviamente bisogna sistemare qualcosa, ma nessuna squadra è perfetta. Quando sarò pronto? Ho passato l’ultimo mese in casa perché ero positivo al Covid e non sono riuscito ad allenarmi molto, quindi penso che ci vorrà ancora qualche giorno per riprendere la condizione e mettermi a disposizione”.