Bologna, è già rivoluzione Thiago Motta: cosa cambia dalla tattica ai rinnovi

Tre giocatori in scadenza nel 2024, due nel giugno dell’anno prossimo: Orsolini può allungare, Soriano andrà al 2025? Intanto, prove tecniche di 4-2-3-1

La conferma che Thiago Motta ha prova riprovato e riproverà arriva da Stefan Posch, acquisto in prestito con diritto di riscatto (a 5 milioni) che diventerà obbligo al 60% delle presenze stagionali. “In questi giorni abbiamo provato ogni situazione difensiva. Io? Posso giocare a tre come a quattro”. L’austriaco, che ha chiesto lumi ad Arnautovic su Bologna prima di accettare, potrebbe formare la coppia difensiva col colombiano Lucumi, duo che di fatto sposterebbe Gary Medel: o in panchina o, più probabilmente, davanti alla difesa, come una volta e dove il capitano della Roja – da tempo – non aveva più desiderio di stare. Ma col nuovo allenatore si azzera tutto, anche un sistema di gioco che forse tenderà al 4-2-3-1.

Riavvio del sistema

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Il fatto che si azzerino tante cose – ed è legittimo da parte di un allenatore – porta inevitabilmente tutti a ripartire o “rinascere” o comunque a mostrare razzi nuovi, certamente più accesi di prima o quantomeno simili a quelli mostrati nella vittoria contro la Fiorentina di domenica scorsa. Dentro a questo concetto di “riavvio” del sistema, molti giocatori devono avere un pungolo ulteriore, oltre al dover/voler convincere il nuovo tecnico a trovare sempre più minutaggio: il nodo-contrattuale. Si parte, noblesse oblige, da Roberto Soriano (capitano) e Nicola Sansone. Prima dell’addio di Sinisa Mihajlovic, il graduato non aveva alcun problema e sinceramente non sembrano essercene all’orizzonte nemmeno adesso, anche perché Soriano ha deciso da tempo che Bologna (anche abbassando l’ingaggio) sarà la città in cui stare anche in futuro. “E’ stata una settimana particolare – ha detto Soriano a BFC Week -, ci è dispiaciuto dell’esonero di Sinisa che va ringraziato. Motta? Bellissima impressione, è carico, è giovane e preparato, ha voglia di dimostrare”.

Dominguez e Vignato

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Assieme a Soriano, c’è Nicola Sansone (oggi acciaccato): la sensazione, anche se si trova perfettamente a Bologna, è che a fine stagione possa esserci un addio fra le parti. A seguire, Nicolas Dominguez (2024): il suo talento, e la sua importanza, non sono in discussione ma bisognerà capire quali e quante richieste arriveranno dopo il Mondiale. Infine, ecco Riccardo Orsolini ed Emanuel Vignato: il secondo (scadenza nel ‘24) potrebbe giocare domani al posto del primo; e il primo (non al meglio della condizione fisica) potrebbe essere il primo a rinnovare il proprio contratto. In società sono convinti che Orso possa diventare un asset da rivalutare. A Motta toccano scelte e sentenze: “Io sono qui per aiutarvi” ha detto ai giocatori. Si ricomincia.

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