Bologna da Champions nel 2023

BOLOGNA – Un andamento… veloce, addirittura da Champions League, nel 2023 solo 4 squadre hanno messo insieme più punti del Bologna, arrivato a quota 16 dopo la vittoria di domenica passata contro l’Inter. Eccole: Napoli 24 punti, 8 vittorie e 1 sconfitta, Juventus punti 19, con 6 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta, Inter e Roma 17 punti, entrambe con 5 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, poi il Bologna appunto, con 5 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte. Il che significa quanto segue: dalla ripresa del campionato dopo il Mondiale in Qatar a oggi la squadra di Thiago Motta ha fatto meglio anche di Lazio, 15 punti, di Milan e Atalanta, 14. Poi un altro dato estremamente importante in vista dello scontro diretto di lunedì prossimo all’Olimpico di Torino contro il Toro: nelle ultime 9 partite giocate la squadra di Ivan Juric è arrivata a quota 10 punti, 6 in meno del Bologna, che a un certo punto del campionato si era ritrovato lontano in classifica dal Torino e una vita indietro rispetto all’Udinese. Tenendo presente come nelle ultime 15 giornate il Bologna ne abbia guadagnati 17 sugli uomini di Andrea Sottil, che a oggi hanno 4 punti in meno nei confronti dei rossoblù. 

Nonostante la grande emergenza

Fino a che punto questi numeri sono sorprendenti? Non lo sono, quelle che erano le potenzialità del Bologna soprattutto sul piano dell’organizzazione di gioco e dell’interscambiabilità dei ruoli per quanto riguarda i calciatori già le avevamo intraviste anche prima che il campionato si fermasse, caso mai per certi versi possono essere considerati inaspettati, alla luce della Grande Emergenza con la quale Thiago Motta ha dovuto convivere negli ultimi due mesi. Ecco il motivo per il quale a questo cammino del Bologna deve essere attribuito ancora un valore maggiore. La verità è la seguente: queste 5 vittorie sono arrivate nonostante Thiago sia stato costretto a dover fare di necessità, virtù per gli infortuni in serie che hanno colpito difensori e attaccanti. Detto che anche domenica contro l’Inter il Bologna ha dovuto fare a meno di Marko Arnautovic, Joshua Zirkzee e Nicola Sansone, va aggiunto come non sia un caso che la squadra rossoblù abbia fatto tanto più fatica nelle partite giocate al Dall’Ara rispetto a quelle esterne, dove di fila ha vinto a Udine, Fiorentina e Sampdoria, mentre in casa ha perso contro Atalanta e Monza e pareggiato contro la Cremonese. Il motivo è semplice: quando non hai attaccanti un conto è poter giocare sugli avversari e ripartire e un altro è dover fare la partita.

L’organico profondo decisivo

Quelli che sono i connotati di questo Bologna che ha 35 punti in classifica e che vuole lottare fino al termine del campionato per un posto in Conference League li abbiamo già sottolineati, è evidente come da lunedì in questa partita contro il Torino che non è decisiva ma di sicuro molto importante vadano alimentati, certo, domenica dopo domenica, o come rimarca tutte le volte che ha un microfono davanti Thiago Motta, addirittura «giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, perché non puoi pensare di andare a mille all’ora in campionato se non vai altrettanto forte durante la settimana». Come dire: il Bologna se vorrà continuare a vivere di luci dovrà obbligatoriamente mantenere addosso l’aggressività, l’intensità, l’applicazione e la fame che ha oggi, perché anche queste componenti le hanno consentito di superare le situazioni complicate che ha dovuto attraversare. Il fatto che da ieri la squadra abbia potuto riabbracciare anche tutti quei rossoblù che da più o meno tempo stazionavano ai box deve essere letto come un segnale beneaugurante, perché l’organico profondo finirà per diventare un autentico valore aggiunto se tutti si sentiranno importanti da qui alla fine, a cominciare da quelli che giocano meno ma che Thiago tiene in considerazione come quelli che giocano di più. 

Amadeus fa i complimenti a Morandi: "Contento per il suo Bologna"

Guarda il video

Amadeus fa i complimenti a Morandi: “Contento per il suo Bologna”

Acquista ora il tuo biglietto! Vivi la partita direttamente allo stadio.

Precedente Correlazione calciatori-cancro, non esistono prove scientifiche/ “Nessuna statistica" Successivo Esame Fiorentina, le tracce di Italiano