Bologna, buone notizie: Arnautovic si scalda per la Juve

BOLOGNA – Clinicamente è del tutto guarito e come condizione atletica è al 65-70%, sì, i test fisici ai quali è stato sottoposto ieri mattina a Casteldebole Marko Arnautovic hanno dato l’esito che tutto il Bologna e Bologna speravano. E cioè che l’attaccante austriaco può tornare da subito a disposizione di Thiago Motta, tanto è vero che fin da oggi è previsto che debba ricominciare a lavorare con il resto del gruppo. Se Arnautovic potrà andare anche in panchina domenica sera contro la Juventus? Dipenderà solo da Thiago, tenendo presente come dopo quello che è stato evidenziato ieri mattina Arna abbia ricevuto il via libera a fare tutto da parte dei sanitari rossoblù. Detto che certi allenatori che non hanno nella testa i principi di meritocrazia di Motta già contro la Juventus potrebbero anche impiegare Arnautovic dal primo minuto, all’atto pratico tanto, se non tutto, sarà legato a come l’attaccante austriaco lavorerà tra oggi e domani (non dimenticando tuttavia come sia in programma per domenica mattina anche una seduta di rifinitura) e all’impressione che ricaverà sul suo conto e soprattutto sulle sue condizioni fisiche lo stesso Thiago. Che alla fine, come confidano il popolo rossoblù e Arnautovic, potrebbe anche entrare nell’ordine di idee di portarlo in panchina, e non soltanto perché una mezzoretta alla fine dei giochi in caso di necessità Arnautovic sarebbe anche in grado di farla per quelle che (appunto) sono le sue condizioni fisiche.

Bologna, Thiago Motta prepara la sfida con la Juve: Arnautovic e Orsolini sognano il colpaccio!

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Quanto meno in panchina

Poco ma sicuro Arnautovic si aspetta di essere convocato, non avvertendo più alcun dolore, mancandogli terribilmente il campo e non vedendo l’ora di tornare a vivere le partite con i suoi compagni. Avete capito bene, nel caso in cui fin da questa mattina Thiago Motta gli dovesse chiedere se la sente di andare in panchina, state certi che Arnautovic risponderebbe subito sì e che sarebbe prontissimo e felice di poter attraversare Bologna-Juventus dal campo e non dalla tribuna. Tra l’altro, chi lo ha visto al lavoro in questi ultimi dieci giorni ha garantito sulla sua grandissima fame, sull’intensità e sulla rabbia che ha buttato dentro gli allenamenti una volta capito di essersi messo del tutto alle spalle il guaio riportato nel secondo tempo di Salernitana-Bologna. Non solo, va detta anche un’altra cosa: di fronte a un eventuale infortunio muscolare c’è chi potrebbe anche decidere di ritardare di una settimana il ritorno di un calciatore per consentirgli di evitare rischi di ricadute, ma in questo caso trattandosi di un guaio traumatico il discorso non si pone. Nel senso che se è guarito, è guarito e basta, e di conseguenza sarebbe addirittura tempo sprecato non considerarlo a disposizione. Figuriamoci se poi si tratta di Arnautovic, che fino a poco tempo fa era ritenuto legittimamente da tutti un autentico valore aggiunto per una squadra come il Bologna.

Quattro volte Arnautovic

Ultimo punto: è d’obbligo sottolineare come in questa volata finale per l’ottavo posto in classifica, indipendentemente dal fatto che il piazzamento possa permettere o meno lo sbarco in Conference League, la presenza di Arnautovic sarà fondamentale (magari il Bologna avesse potuto contare su di lui in certe partite, comprese le ultime due contro il Milan al Dall’Ara e venerdì passato al Bentegodi contro il Verona) in tanti sensi. Il primo: per il suo spessore tecnico e per le soluzioni di gioco in più che può regalare a Thiago Motta. Il secondo: un conto per gli avversari è trovarselo o non trovarselo di fronte anche sul piano fisico. Il terzo: il carattere, la personalità e anche la sana cattiveria che sa garantire quanto meno a tratti alla squadra. Il quarto: il suo ritorno farà crescere la competitività sia negli allenamenti che in partita, con Barrow e Zirkzee che non potranno più permettersi passaggi a vuoto. Come a Verona.


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