Bobo Vieri e la lite con Buffon: “Ero a cena, ho fatto bene a dire certe cose…”

ROMA – Una Supercoppa europea, 1 Coppa Intercontinentale ed 1 Scudetto con la Juventus, 1 coppa delle Coppe con la Lazio, 1 Coppa Italia con l’Inter, oltre ad aver vestito la maglia della Nazionale totalizzando 23 reti e 49 presenze. Una signora carriera quella di Christian Vieri. Sul canale YouTube PrimeVideoSportIT, l’appuntamento con Fenomeni, il nuovo format social condotto da Luca Toni – campione del mondo 2006 e ora commentatore di Prime Video per la UEFA Champions League – Bobo si racconta. E si parte dalla presunta lite con Buffon dopo Svezia-Italia 1-1: “Quella sera dopo la partita ero a cena insieme a Buffon. Il giorno dopo sui giornali leggo di una lite tra me e Buffon, perché ci saremmo incolpati a vicenda. Ho deciso di andare in conferenza stampa con l’articolo stampato e ho detto la famosa frase ‘Sono più uomo io di tutti voi messi insieme’. Oggi se mi chiedessero se ho fatto bene o no a fare quell’intervista, ti dico di sì. Erano tutte bugie. Al giorno d’oggi con i propri social uno può rispondere, difendersi”.

Vieri e il racconto su Eriksson e Ronaldo

“A fine primo tempo, eravamo sulla 0-0 e giocavamo male, entra in spogliatoio, sbatte appena la mano sul tavolo e dice ‘Cavoli ragazzi’. Io ero a terra dal ridere. E’ un uomo gentile, non ti puoi arrabbiare con lui. Mi chiedeva sempre ‘Come stai Christian, ti senti bene?’. Ronaldo il Fenomeno? Sono andato all’Inter per giocare con lui. Il primo giorno sono andato allo spogliatoio, eravamo noi due soli, e gli ho detto: ‘Ciao Ronnie, io sono qua per giocare con te’. Era un giocatore mai visto. Purtroppo, causa infortuni abbiamo giocato poco insieme, avremmo potuto diventare una delle coppie più forti al mondo. Prendeva la palla dalla sua area e dribblava tutti. Vedevi quanto era forte in allenamento. Era talmente veloce che con il suo doppio passo dribblava tutti, faceva tunnel a tutti. Cose fuori di testa mai viste, soprattutto a vederlo tutti i giorni. Per me è baciato da Dio, Dio gli ha detto: ‘Tu devi giocare a calcio’.”

Vieri e la pace fatta con Moratti

“Dopo tutti i casini legati ai pedinamenti e le vicende che ne sono conseguite, per dieci anni, non abbiamo quasi avuto un rapporto. Bastava che uno dei due chiamasse l’altro e tutto si sistemava. Una ventina di giorni fa sono andato in ufficio a trovare il Pres. Abbiamo parlato una mezz’oretta, ho fatto il primo passo. Tra me e lui c’è stato grande affetto, abbiamo fatto sei anni intensi, ci siamo abbracciati e abbiamo ricordato i vecchi momenti. È stato carino e gentile come sempre, è una grande persona. Mi ha fatto piacere andare da lui e salutarlo, era giusto.”

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