Biraghi, il colpo scatena Firenze

FIRENZE – Forse serve una magia per far decollare davvero il rapporto fra Biraghi e Firenze. Una magia simile a quella che lo stesso capitano è riuscito a fare allo stadio Bentegodi su punizione da quasi sessanta metri e che ha scomodato perfino paragoni con eccellenze del calibro di Maradona. Potrebbe essere questo un nuovo punto di partenza per far sbocciare definitivamente un rapporto sempre sull’orlo dell’incomprensione fra lui e l’ambiente fiorentino. Nonostante tutto: la fascia al braccio, la voglia di trascinare la formazione di Vincenzo Italiano in tutte le competizioni e anche la volontà di restare a Firenze.

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Il contratto

Il difensore non ha mai nascosto la sua volontà di prolungare il contratto con il club di Rocco Commisso che adesso scade nel giugno 2024. È un argomento già sul tavolo da tempo perché a Firenze lui sta bene e sarebbe pronto pure a chiudere la carriera in riva all’Arno, senza richieste particolari, perché attaccato ai colori viola.

Polemiche e interpretazioni

La prodezza di Biraghi ha fatto discutere questa volta per la sua esultanza successiva. All’inizio perfetta perché il calciatore è andato sotto il settore dei tifosi viola e si è rivolto al cielo pensando a Davide Astori. Poi, passando sotto la tribuna, si è portato le mani alle orecchie, un gesto rivolto ai tifosi dell’Hellas che già fischiavano la formazione di Italiano dopo l’esultanza poco gradita di Cabral, insieme a Dodo e Igor. Un gioco di nervi, inasprito dalla furbizia con cui il capitano ha battuto la punizione da cui è nato il 3-0 per la Fiorentina. Nessuna polemica contro ambiente o tifosi viola ma comunque un episodio che ha suscitato un nuovo dibattito, perfino a Firenze. Probabilmente anche le immagini tv non hanno aiutato la perfetta ricostruzione del momento e alcuni tifosi viola hanno pensato che il gesto delle mani alle orecchie fosse rivolto ai suoi sostenitori. Niente di tutto ciò, ma il fatto che ne siano nati altri motivi di discussione è un nuovo spunto di riflessione. Biraghi è ormai abituato a lottare con le critiche. Lui stesso all’inizio della stagione, prima della sfida contro il Riga, ha ricordato che i commenti negativi non fanno mai piacere, ma che lui ha spalle larghe e che non è affatto infastidito soprattutto quando c’è un aspetto costruttivo. In città si scherza sulla “precisione” dei suoi cross e sull’opportunità di metterlo sempre in campo senza lasciare abbastanza spazio a Terzic che a Firenze trova sempre più consensi.

Celebrazioni

Intanto anche la Lega di Serie A su Twitter ha celebrato sul proprio profilo la rete di Biraghi, “sfidando” il pubblico social a trovare l’aggettivo più azzeccato per il gol del capitano: straordinario, incredibile, assurdo, insensato, sconcertante, irragionevole. Un gol pazzesco che però non è piaciuto all’ambiente Verona per il modo in cui ha calciato il difensore quando Mandragora era a terra dolorante e i giocatori del Verona distratti. Tanto più che il risultato età già acquisito.

L’omaggio

Il percorso di Cristiano Biraghi a Firenze è però condito pure da episodi ormai sempre più rari, ovvero un coro personale a favore che la Curva Fiesole gli aveva dedicato la passata stagione quando i tifosi lo hanno omaggiato per aver battuto, con coraggio e alla perfezione, il rigore contro il Cagliari che Vlahovic non aveva calciato. Le premesse per un amore vero ci potrebbero essere soprattutto se Biraghi trovasse continuità di prestazione, qualche magia e una nuova firma sul contatto, ribadendo nei fatti l’attaccamento al club.


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