Bernardeschi-Orsolini, predestinati contro in salsa bianconera

Nel 2017 la Juve acquistò entrambi: Federico, fra alterne vicende, non ha più lasciato la maglia; Riccardo venne subito girato in prestito e poi ceduto. E domani succederà che…

Fra i vari Cuadrado, Szczesny, Bentancur, quell’anno entrarono in casa Juve anche Federico Bernardeschi e Riccardo Orsolini, prelevato dalla Fiorentina il primo, scelto nelle file dell’Ascoli l’altro (e acquistato già da gennaio, con l’accordo che finisse la stagione nelle Marche) il secondo. Era l’estate del 2017: Bernardeschi arrivò con le stimmate del predestinato e fu subito abbracciato da Allegri. Orsolini venne direttamente dirottato in prestito all’Atalanta. E le loro storie non si sono più incrociate, se non da avversari. Situazione che si realizzerà anche domani, nel giorno del 24° compleanno di Orsolini, molto probabilmente in campo. L’occasione è data da Juventus-Bologna, in un duello che potrebbe vederli dirimpettai sulle rispettive fasce, in una sorta di sfida diretta fra lo juventino prescelto e quello mancato.

Vite parallele

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Per la cronaca, nei 3 anni in cui Bernardeschi ha vinto 3 scudetti, disputando 70 partite (e 8 gol) con Allegri e 38 gare (e due gol) con Sarri, Orsolini ha debuttato in Serie A ed in Europa League nei sei mesi di prestito all’Atalanta, per un totale di 9 presenze senza gol, mentre nelle successive due stagioni e mezzo con il Bologna ha totalizzato 84 presenze e 19 gol, di cui 37 gettoni e 10 reti dall’arrivo di Mihajlovic, di cui diventa un pilastro. Tanto che nel giugno 2019 il Bologna lo riscatta dalla Juve.

Sfida fra quasi ex

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In questo campionato Orsolini, seppur frenato da un infortunio, colleziona 14 presenze e 3 reti, fra cui il rigore decisivo contro il Verona, nella gara (la centesima in maglia rossoblù per lui) che segna il ritorno alla vittoria del club emiliano dopo 8 giornate. Bernardeschi al momento è a quota zero gol e sta cercando di rilanciarsi (in 13 apparizioni, spesso di breve durata), con un rendimento alterno fatto registrare in campo. Tanto che la ripresa disputata in Supercoppa al posto dell’infortunato Chiesa è stata la sua prestazione più convincente fino a qui. E domani la sfida con il quasi ex compagno di squadra potrebbe segnare per Bernardeschi un punto di svolta della sua stagione.

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