Bernardeschi-Juve, un amore mai nato. E se neanche con Pirlo…

L’ex viola non è riuscito a decollare nemmeno nella prima metà della sua quarta stagione in bianconero. Ha vinto tre scudetti, ma non è mai diventato un pilastro, anzi la sua parabola pare discendente

Quella fra la Juve e Federico Bernardeschi appare sempre più come la storia di un amore mai nato. Arrivato a Torino nell’estate del 2017, abbracciato da Allegri, sembrava un predestinato a grandi traguardi anche personali. Invece poi è andata diversamente, anche se tre scudetti fanno parte a tutti gli effetti del suo palmares.

Fra Allegri e Sarri

—  

Nel biennio con Allegri in panchina ha disputato 70 partite e 8 gol, nella passata stagione, con Sarri, è sceso in campo 38 volte (23 da titolare), realizzando due reti, una in Champions contro il Bayer, l’altra nella partita contro la Samp che lo scorso 26 luglio vide la Juve festeggiare il suo nono scudetto consecutivo.

Con Pirlo

—  

Da allora, Bernardeschi ha salutato l’arrivo di Pirlo in panchina, si è visto in campo per 718 minuti spalmati in 22 apparizioni (con una media dunque di circa 32 minuti a match), di cui solo 5 da titolare e solo in due occasioni uscendo dal campo al triplice fischio. E non ha più segnato.

Ruolo e mercato

—  

Esterno offensivo in grado di giocare sia a destra che a sinistra, nello scacchiere di Pirlo fatica a trovare un posto, men che meno in maniera stabile. Tanto che la società gli aveva anche prospettato qualche soluzione di mercato alternativa, che il giocatore non ha però gradito, convinto di poter ancora rilanciarsi in bianconero. Recentemente Pirlo ha avuto per lui parole di stima (“Mi è spiaciuto non farlo giocare di più, in campo ha sempre dato il 100%”), ma siamo già al giro di boa e la risalita non appare per nulla facile.

Precedente Cresce l’attesa per Reynolds ed El Shaarawy. È il giorno di Fazio al Parma? Successivo Primavera, Spal-Roma 1-0. Pinotti frena i giallorossi