Bernardeschi e il saluto alla Juve: “Gli applausi un orgoglio, le critiche…”

L’esterno offensivo, che ha lasciato la Juventus a parametro zero e si è trasferito al Toronto, ha salutato il club bianconero su Instagram.

Federico Bernardeschiha lasciato la Juventusa parametro zero dopo cinque anni. Un’avventura bianconera che era partita con altre premesse, visto che quando era stato acquistato, la Juve aveva versato 40 milioni di euro nelle casse della Fiorentina ed era considerato un vero e proprio colpo di mercato per ciò che aveva fatto vedere con la maglia della Viola. A Torino però non è mai riuscito a imporsi, nonostante abbia comunque avuto il suo spazio.

Nei suoi anni juventini, Bernardeschi ha collezionato 183 presenze complessive con la Juventus, in cui ha segnato 12 reti e fornito 20 assist, per un totale di 8735 minuti. Dalla stagione 2017/18 (quella del suo arrivo) in avanti, il fantasista ha disputato 134 partite di Serie A: tra i giocatori di movimento bianconeri, ne contano di più, in questo periodo, solo Cuadrado (135), Alex Sandro (140) e Dybala (145). Nella scorsa stagione ha totalizzato 36 presenze e 2 gol. Con la Vecchia Signora ha vinto tanto: 3 Scudetti, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe italiane. Mentre era alla Juve poi ha vestito spesso la maglia della Nazionale, con cui ha vinto l’Europeo nel 2021.

Ora per il classe ’94 ex Fiorentina ci sarà la nuova esperienza in MLS al Toronto, dove troverà altri due giocatori italiani appena arrivati: Lorenzo Insigne e Domenico Criscito. L’ormai ex bianconero ha voluto salutare il club e l’ambiente bianconero, affidando a un post sul suo profilo Instagram le sue parole: Si è concluso un percorso di vita. Questa città, questi colori, hanno accompagnato il mio percorso di atleta, di uomo e di padre! Un viaggio durato cinque anni fatto di indimenticabili vittorie e dolorose sconfitte, che si conclude con la consapevolezza di scegliere il cambiamento come momento di evoluzione professionale e personale. Le critiche sono state uno stimolo, gli applausi un orgoglio!

Lascio Torino, la mia casa. Lascio la Juventus, una famiglia. Con gratitudine e rispetto. Grazie a tutti voi!  Federico”.

Precedente Zaccheroni sta con Arrigo: "Sì, nel supercorso per il patentino poca meritocrazia" Successivo Gli 80 anni di Facchetti: come giocherebbe oggi?