Bernardeschi e il paragone che non ti aspetti: “Dybala come me, vi dico perché”

Il centrocampista del Toronto Federico Bernardeschi in un’intervista al canale Twitch di “Cronache di spogliatoio” ha toccato diversi temi, dagli ex compagni di squadra Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala a Lionel Messi, diventato campione del mondo due giorni fa.

Bernardeschi: “Dybala come me, che personalità dal dischetto”

L’ex giocatore della Juve si è complimentato con la punta della Roma Paulo Dybala, che ha segnato uno dei calci di rigore che hanno permesso all’Argentina di piegare la Francia: “Quando ho visto Dybala sul dischetto, ho sperato segnasse, perché so cosa vuol dire tirare e segnare rigori di quel peso. Ci vuole personalità per calciare rigori del genere, Paulo ha tutte la caratteristiche per prendersi questi rigori, tra l’altro lo ha tirato in maniera molto simile alla mia agli Europei. Non mi faccio condizionare dal portiere: nella camminata che ho fatto prima di calciare il rigore contro l’Inghilterra avevo tantissimi pensieri in testa, ma appena afferrato il pallone, eravamo solo io e lui, tutto si è fermato. Pickford faceva lo show e decisi che avrei tirato piano, per smorzare questo suo modo di fare, per dare tranquillità anche a chi avrebbe calciato dopo di me“.

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Bernardeschi: “Ronaldo meritava un finale diverso”

Bernardeschi si è detto amareggiato per Cristiano Ronaldo: “Mi dispiace per Cristiano, è uno dei tre giocatori più forti della storia. Per quello che ha dimostrato, che è stato, avrebbe meritato un finale di carriera diverso. Mi dispiace anzitutto a livello umano, per l’uomo che è. Un giocatore del suo livello è giusto che smetta quando vuole ma bisogna essere lucidi e capire quando è il momento più adatto“.

Bernardeschi: “Messi è Maradona da 15 anni”

Sul confronto tra Messi e Maradona: “Credo che fino a quando era in vita, Maradona abbia voluto tenere la corona di più grande della storia per sé, ora che non c’è più, l’ha donata a Messi. Non è un caso che Leo abbia vinto il mondiale a 35 anni, alla sua ultima possibilità. È da quando ha 19 anni che sentiva queste pressioni addosso, di dover vincere, di essere il più grande. Ci sono momenti decisivi nella vita e questo è il suo. Per quello che ha vinto, per quello che è stato e per quello che è, Messi è Maradona da 15 anni ormai“.

Bernardeschi: “Critiche a Rabiot? Il pubblico va educato”

Rabiot è stato una della colonne della Francia finalista: “Rabiot è sempre stato criticato ingiustamente dall’esterno, perché, se lo avessero visto “dall’interno” come ho fatto io per 4 anni, nessuno lo avrebbe mai criticato. Probabilmente bisognerebbe educare di più il pubblico a capire come si analizza un calciatore, non bastano 4, 5 partite sbagliate a dire che una stagione è fallimentare, perché poi, le qualità, quando le hai, vengono fuori sempre al momento giusto“.

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