Berardi e Manaj a secco L’U21 fa 0-0 con l’Albania

Berardi non si accende, l’Under 21 non segna: finisce 0-0 l’amichevole di San Benedetto del Tronto contro un’Albania le cui stelline – a parte il numero 10 Bare, giovanili dell’Atletico Madrid – sono volti ben noti dei campionati giovanili italiani. Solo che Rej Manaj – che a 19 anni ha già giocato con Piacenza, Cremonese, Sampdoria, esordito in A con l’Inter, e l’anno prossimo lo farà a Pescara – davanti era parecchio solo, e l’unica vera palla gol l’ha vista sfilare senza riuscire a deviarla, davanti alla porta vuota, al 17′ della ripresa. Tra i pali dell’Albania c’è Strakosha, figlio di un compagno di nazionale di Tare, che nel 2012 lo ha portato alla Lazio: trafila alla Primavera, e ritorno alla base per fare il terzo, dopo una decina di presenze in B con la Salernitana. Oggi ha avuto il suo bel da fare, e si è fatto onore, sin da quando (12′) il compagno di giovanili e squadra Cataldi ha mandato in porta Rosseti e lui gli ha chiuso lo specchio da fuori.

predominio azzurro
— Garritano prova a infilarlo da fuori, palla alta ma non di poco, è l’Italia a fare la partita, ma la manovra non è sempre velocissima: alla mezz’ora accelera di colpo con un lancio da centrocampo per la testa di Cerri, Rosseti riceve la sponda e rende subito il favore all’attaccante appena prestato dalla Juve alla Spal, che d’esterno manca di poco il secondo palo. Dopo l’intervallo ci sono Cragno, Grassi e Monachello al posto di Donnarumma, Verre e Cerri, un paio di mischie in area albanese mandano al tiro Berardi (ottimo spunto di Murru, Strakosha respinge)e Conti, bersaglio lontano in entrambi i casi. Berardi lascia la fascia d’attacco a Federico Ricci e quella di capitano a Cataldi, Strakosha salva due volte su Monachello, poi la grande occasione sfiorata da Manaj, sugli sviluppi di un angolo nato da una punizione di Lafiti, smanacciata da Cragno. Monachello manca la porta da ottima posizione, Ricci trova giusto un corner, l’Italia che sta dominando il girone di qualificazione all’Europeo resta a secco in amichevole.

“poco incisivi” — “Ci abbiamo provato, siamo stati poco incisivi, ma l’importante è provarci – ha commentato Di Biagio nel post-partita – in questo periodo dell’anno va bene così, anche se dispiace non aver vinto una gara dominata. Abbiamo un gruppo di 25-30 giocatori affidabili di cui siamo soddisfatti: questa partita ci servirà per vedere chi è in forma in vista della partita decisiva di settembre con la Serbia”.
ITALIA-ALBANIA 0-0

ITALIA (4-4-2) Donnarumma (dal 1’ s.t. Cragno); Conti, Biraschi (dal 16’ s.t. Calabresi), Caldara, Murru; Berardi (dal 16’ s.t. Ricci), Verre (dal 1’ s.t. Grassi), Cataldi (dal 44’ s.t. Capezzi), Garritano (dal 30’ s.t. Gagliaridini); Rosseti (dal 30’ s.t. Parigini), Cerri (dal 1’ s.t. Monachello). (Meret, Somma, Romagna, Morosini). All. Di Biagio.
ALBANIA (4-2-3-1) Strakosha; Gurishta, Lulaj, Shkalla (dal 25’ s.t. Karriqi), Hoxhallari; Laci, Gjini; Fili (dal 10’ s.t. Uzuni), Bare, Latifi; Manaj. (Teqja, Domgjoni, Toli, Durmishaj, Qerfozi, Zenuni). All. Jupi.
ARBITRO Casanova di San Marino.
NOTE ammoniti Cataldi (I), Biraschi (I) per gioco scorretto; Bare (A) per comportamento non regolamentare. Spettatori 4 mila. Tiri in porta 7-2. Tiri fuori 8-2. In fuorigioco 1-1. Angoli 6-2. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.

 Francesco Oddi 

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