Beppe Signori esclusivo: "Ho vissuto un incubo e i miei figli hanno avuto lo stesso trattamento”

Dieci anni di vita non torneranno più indietro. Ma fortunatamente nella vita di Beppe Signori c’è un lieto fine. L’ex calciatore della Lazio che fu arrestato per truffa nell’inchiesta calcio scommesse del 2011 è stato poi assolto, riabilitato in toto e graziato dal presidente della federcalcio nel 2021. Durante gli Italian Padel Awards, intervistato da Alessandro Lupi ha ricordato tutta la sofferenza di uno dei momenti più difficili della sua vita.

Beppe Signori e la tragedia dell’arresto

“Il momento più brutto è stato vedere negli occhi dei miei figli il cambiamento causato dalla sofferenza. All’epoca la più piccola aveva 16 anni e ha vissuto a Roma la tragedia, subendo lo stesso trattamento che è stato riservato al suo papà: dalle stelle alle stalle in un’ora.  Sono stati quelli i giorni più duri. Poi ho pagato tutto nel 2019 quando ho avuto un grave problema fisico serio, dovuto anche a tutto lo stress accumulato in dieci anni che non sono un momento. In una situazione così grave, lunga e complicata non vedi mai la fine. Ho vissuto di speranza ma ho cercato fino alla fine di far valere la verità rinunciando alla prescrizione e ho vinto perché il fatto non sussiste e di conseguenza sono soddisfatto. Non mi piango addosso: perde solo chi si arrende (…)”, queste alcune delle toccanti parole di Beppe Signori.

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