Benzema: “Il calcio di oggi non mi piace, è solo numeri e statistiche”

PARIGI (FRANCIA) – Karim Benzema è il miglior giocatore francese del 2021 secondo France Football. L’attaccante del Real Madrid, che si è posizionato davanti a Kylian Mbappé, sta vivendo un periodo straordinario e la scorsa stagione stagione ha messo a segno 47 reti tra club e nazionale. Si tratta del quarto successo per il centravanti, vincitore di questo speciale premio anche nel 2011, 2012 e 2014. Intervistato dal periodico francese, Benzema ha espresso tutta la propria felicità, raccontando il suo modo di vedere il calcio: “Sono diventato il 9 che volevo essere. Sto vivendo un sogno. Mi piace. A parte le statistiche, segnando più gol non vedo cosa sia cambiato nel mio calcio. Sono sempre lo stesso giocatore. Muoversi, sganciarsi, fare assist, giocare sull’esterno, con un solo tocco, sono cose che so fare da molto tempo e l’ho sempre fatto. Sono sempre lo stesso giocatore. Il consumo di calcio non è più come una volta. Non stiamo più davanti a una partita per novanta minuti. Ci sono i social network, puoi seguire tutto al telefono, guardi chi ha segnato… Non ci preoccupiamo più di guardare cosa sta facendo un calciatore in campo, ma solo chi ha segnato. E il giorno dopo consideriamo quest’ultimo il migliore. Mi è già successo: non gioco una buona partita, segno e sono considerato come il più forte. Non mi piace troppo questo calcio ma, in futuro, diventerà sempre più così. È diventato uno sport in cui guardiamo le statistiche, devi adattarti e io mi adeguo molto bene. Mi piace il calcio quando è giocato, a un solo tocco, fluido, con movimenti, rischi. La passi a un compagno che è solo, lui te la ridà, ti ritrovi di fronte al portiere, fai una finta e la ripassi al tuo compagno. Questo è il calcio che amo. E, ogni volta che gioco, è quello che faccio, e non cambierò mai. È come guidare una Ferrari! Il gioco, deve essere bello ed elegante“.  

Benzema sulla crescita di Vinicius

Benzema ha giocato al fianco di grandi giocatori, ma oggi rappresenta un punto di riferimento per il Real Madrid e per i tanti giovani che grazie alla sua esperienza stanno crescendo molto al suo fianco. Ne è consapevole anche il numero 9 dei Blancos: “Lo vedo in campo. Prendiamo l’esempio di Vinicius Junior. Ci si ricorda solo della mia frase in campo (disse a Mendy: ‘non gliela passare, sta giocando contro di noi’). Ma io so cosa gli ho dato. Bisognerebbe porre a lui la domanda. Oggi non è più lo stesso giocatore. Sta facendo quello che doveva fare da molto tempo e non gli si può dire niente. È un giocatore giovane, molto bravo.  Sapevo che era in grado di dare molto di più. Quindi in due o tre frasi sul campo, in due o tre movimenti, gli ho mostrato delle cose, specialmente negli ultimi venti metri. Deve prendere la decisione da solo, centrare il passaggio decisivo, o tirare per segnare. Oggi tutto questo è Vinicius Junior!”.

Benzema su Cristiano Ronaldo

Il centravanti francese, poi, parla anche di Cristiano Ronaldo: È semplice. Quando giocava al Real Madrid, segnava tra 50 e 60 gol all’anno. Quindi, devi adattarti a questa realtà. Ho dovuto muovermi di più in campo, creargli spazi perché era più attratto di me dal gol. Aiutavo lui come lui aiutava me.  Quando se n’è andato, è cambiato è che stava a me entrare in area, fare gol, fare assist per gli altri miei compagni di squadra”. Benzema rivela quali sono stati i suoi idoli, Ronaldo e Zidane: “Sono cresciuto guardando il Fenomeno e lui poteva fare davvero tutto. Di Zizou mi piacevano i suoi controlli, e poi sapeva sempre quando fare il passaggio giusto”

Benzema sulla sfida contro il Psg in Champions League

Benzema si è posizionato davanti a Mbappé. I due si ritroveranno uno di fronte all’altro negli ottavi di finale di Champions League. A proposito della sfida contro i francesi, Karim commenta: “Se vuoi arrivare fino in fondo, devi battere tutte le squadre. Dopo, ci sarebbe piaciuto un altro sorteggio, questo è certo. Il Psg è tra i favoriti ma non abbiamo paura. Sono due partite di calcio.Vogliamo qualificarci, vogliamo arrivare fino in fondo”.Confrontando i due reparti offensivi ammette: “Non è la stessa cosa, non hanno la stessa età, non la stessa esperienza. Chi giocherà quella partita nella propria squadra sarà in buona forma e chi sarà più preparato vincerà”.

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