Benevento sogna la serie A: città impazzita

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Benevento sogna la serie A: città impazzita
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Grande attesa per la sfida decisiva con il Carpi: Baroni si affida al 4-4-2

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BENEVENTO – È la vigilia della gara decisiva per il Benevento che potrebbe domani sera trovarsi in serie A. Una sorta di ‘miracolo’ sportivo, un doppio salto in avanti. Basterà un pareggio contro il Carpi, con il sostegno del pubblico amico per completare l’opera di un torneo da protagonista. Ma guai a parlare di calcoli con il tecnico Baroni che non vuole assolutamente atteggiamenti guardinghi in quello che sarà l’esame di maturità. Il tecnico toscano ha chiesto ai suoi ragazzi di dimenticare il risultato dell’andata e di scendere in campo come se la vittoria fosse l’unico modo per accedere alla massima serie.

ASSENZE PESANTI – Tuttavia, le assenze per squalifica di Falco e Melara, unitamente alle precarie condizioni fisiche di Ciciretti che al massimo potrà disputare uno spezzone finale, impediscono all’allenatore di affidarsi al consueto 4-2-3-1. Contro gli emiliani, dunque, il modulo sarà quasi certamente il 4-4-2, visto nella semifinale di ritorno a Perugia. Davanti a Cragno agiranno Venuti e Lopez sulle corsie laterali, con capitan Lucioni e Camporese a formare la cerniera centrale. Viola e Chibsah comporranno il tandem in mediana mentre Eramo e Cissè si muoveranno sugli esterni. In attacco largo alla coppia CeravoloPuscas, rientrati rispettivamente dall’infortunio muscolare e dalla squalifica che gli hanno impedito di disputare il primo atto della finale.

GRANDE ATTESA – Oltre che in città, in tantissimi comuni della provincia di Benevento man mano che si avvicina la gara cresce il numero di bandiere giallorosse esposte mentre tutti coloro che non sono riusciti ad acquistare il biglietto d’ingresso al Vigorito, che ha fatto registrare il sold out, si sono organizzati in piazze o locali per seguire il big match su maxischermi. È di questa mattina poi l’appello del prefetto di Benevento Paola Galeone rivolto ai tifosi “giallorossi” alla vigilia dell’incontro di calcio: “Chi non è in possesso del biglietto eviti di andare allo stadio perché non entrerà nessuno, né prima né dopo la partita“. Imponente sarà anche il servizio d’ordine pubblico disposto dal questore Giuseppe Bellassai che impegnerà circa 300 uomini.

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