Benevento, Inzaghi: “Col Milan poche speranze, come con Lazio e Juve…”

Inzaghi contro il Milan capolista. Difficile, quasi impossibile, che per Filippo Inzaghi possa essere una partita come le alte. Emozionalmente, la partita più sentita dopo quella con il fratello. Fra l’altro il precedente riporta a una delle soprese più clamorose della storia recente del calcio italiano. Le Streghe hanno trovato il primo punto della loro storia in Serie A proprio contro i rossoneri con un gol memorabile del portiere Brignoli. Questa volta la situazione è differente: il Benevento è addirittura dalla parte sinistra della classifica. Inzaghi parla della sfida in conferenza stampa. Le sue parole sono riprese da ottochanneltv.

SENTIMENTI – Pirlo, Gattuso, Simone e il Milan un calendario carico di incroci sentimentali, ma il campo è un’altra cosa: “Ho sempre detto che la partita con il Milan non è come le altre ma ognuno darà il massimo. Poi torneremo gli gli uni tifosi degli altri. Quando inizia la partita ci si concentra solo sui 90′ di gioco. Abbiamo trovato un certo equilibrio. I campionati si vincono prendendo pochi gol. Dobbiamo alternare le due fasi. Se in Italia ci si difende e basta si perde, spero di ripartire dalla voglia e dalla consapevolezza di Udine. Il Milan sulla carta dà poche speranze, anche se è privo di giocatori importanti. Hanno una rosa importante. Per noi sarà molto complicato affrontare una squadra come il Milan ma anche contro Juventus e Lazio partivamo battuti. Proviamo a ripeterci. In questi mesi è cambiato l’atteggiamento, la squadra deve continuare su questa squadra. Dobbiamo essere pronti a giocarcela con tutti”.

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images for Lega Serie B)

TURNOVER – Il calendario è complicato per tutti. Sarà dura anche per i giocatori giocare tre partite in sei giorni, ma tutti saranno nelle nostre stesse condizioni. Mai come in questo caso avremo bisogno dell’apporto di tutti i calciatori”. In questo senso mancano all’appello i gol di Lapadula. “Siamo molto contenti di lui. Qualche domenica fa si diceva che gli attaccanti di questa non segnavano. A questo punto dopo Insigne e Caprari aspettiamo il turno di Lapadula, ma anche se non segna è un giocatore fondamentale per il suo lavoro.  La squadra lo apprezza molto e ne beneficia. E per questo gioca sempre titolare”.

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