Benevento fa quadrato: la salvezza al Vigorito

BENEVENTO – Numeri impietosi, un crollo verticale che al giro di boa nessuno avrebbe pronosticato. Il Benevento è stato risucchiato come in un vortice e ora comincia ad avere paura. Quei 31 punti che lo inchiodano al terz’ultimo posto, raggiunto inopinatamente dal Cagliari, capace di incamerare 9 punti nelle ultime tre, fotografano alla perfezione lo stato d’animo degli uomini di Inzaghi che appena l’11 aprile scorso di punti di vantaggio sui sardi ne avevano addirittura 8. Come impantanati nelle sabbie mobili, incapaci di muoversi, con gli avversari che trovano il modo di sublimare anche i loro più piccoli passi. Il presidente non ha voluto che tecnico e giocatori, dopo l’ennesimo scivolone casalingo contro l’Udinese, provassero a spiegare quello che accade.

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Testa a testa

Non serve un analista per capire che la salvezza passi per il “testa a testa” con il Cagliari. Il Benevento conserva ancora un piccolissimo vantaggio sui sardi, concessogli dalla vittoria ottenuta alla Sardegna Arena nel girone d’andata. Ma il Cagliari ha il vantaggio psicologico di chi è riuscito in appena otto giorni a cancellare un handicap che sembrava incolmabile (tre vittorie per i sardi, un pareggio e due sconfitte per i sanniti). Macerarsi in questo meccanismo infernale è però la cosa più sbagliata che il Benevento possa fare. Ecco dunque che il calendario apre ancora il cuore alla speranza: prossimo turno fuori per entrambe, trasferte proibitive per il Benevento a San Siro col Milan, per il Cagliari al Maradona col Napoli. Poi domenica 9 maggio (ore 15) lo scontro diretto coi sardi. Che diventa una sorta di spareggio per evitare di scendere in B. Poi ancora tre partite fino alla fine con difficoltà più o meno simili (il Benevento farà visita all’Atalanta, avrà il Crotone in casa e chiuderà a Torino con i granata, i sardi se la vedranno con Fiorentina, Milan e Genoa).

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