Bellerin, l’Arsenal apre (e ci prova per Lautaro). Ma l’Inter chiude la porta

In attesa del sì di Nandez, i nerazzurri non mollano la pista londinese. Martinez è valutato (almeno) 80 milioni, ma non ci sono offerte. E sul rinnovo è stallo

Nandez è lì, a un paio di milioni di distanza e a un faccia a faccia, in agenda domani, che potrebbe finalmente sbloccare la situazione tra Inter e Cagliari. Ma Marotta e Ausilio giocano su più tavoli. Un po’ per strategia, un po’ perché non si può correre il rischio di trovarsi impreparati su un ruolo, quello di esterno destro, che ora è scoperto in organico. E allora l’Inter non può che accogliere come una buona notizia l’apertura dell’Arsenal per Hector Bellerin.

Strategia

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È il frutto del lavoro ai fianchi dell’agente dello spagnolo nei confronti del club inglese. Bellerin, che da tempo ha un accordo con i nerazzurri, adesso può partire in prestito con diritto di riscatto. L’entità del prestito non è ancora stata definita, l’Inter non è scesa in profondità nei discorsi. Anche perché in prima fila ora c’è Nandez, senza dubbio. L’ok dell’Arsenal all’unica formula possibile per i nerazzurri, ovvero quella del prestito senza obbligo, può però aiutare Marotta e Ausilio a sedersi al tavolo con la società di Giulini con maggiore serenità, sul fronte Nandez. Della serie: il piano B è già pronto. Se la famosa distanza di 2 milioni tra i 5 richiesti dal Cagliari e i 3 offerti dall’Inter dovesse mai rivelarsi incolmabile, ecco allora che i nerazzurri affonderebbero sull’esterno dei Gunners. Anche perché il vero sogno nascosto di Inzaghi e dei dirigenti interisti, ovvero Dumfries del Psv, è oggi una pista impraticabile: la società olandese vuole una cessione a titolo definitivo.

No scambio

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Ancora Arsenal, ancora Londra protagonista nella mappa del mercato nerazzurro. Perché i Gunners hanno realmente tentato un approccio per Lautaro. E l’hanno fatto proponendo uno scambio con il francese Lacazette. Il no dell’Inter è stato secco, non è questa la via per tentare i nerazzurri sul fronte dell’argentino. Su Lautaro è giusto precisare alcuni passaggi. Il primo: Marotta e Ausilio valutano l’argentino non meno di 80 milioni di euro. Se un club arriverà davvero a quel tetto, magari anche con l’inserimento di contropartite gradite all’Inter, allora il discorso cessione potrebbe aprirsi. Ma oggi non è uno scenario probabile. Lo sa anche l’agente dell’attaccante Alejandro Camano, con cui l’Inter ha parlato. Di contro, va detto che il discorso rinnovo si è completamente fermato. Perché adesso la richiesta di Lautaro è ben più alta dei 4,5 milioni di euro che aveva accettato, tramite i vecchi agenti poi abbandonati, a marzo. Ora l’Inter non può e neppure vuole andare oltre. In ogni caso, va specificato che non c’è oggi alcuna trattativa che riguardi il Toro. E se per Lukaku è certificato l’interesse del Chelsea, con tanto di proposta d’ingaggio da 15 milioni di euro fatta recapitare al belga dai Blues, non si può dire lo stesso dei club spagnoli su Lautaro, in particolare il tanto chiacchierato Atletico Madrid, oggi fermo al timido interesse.

Ecco Eriksen

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Probabile, dunque, che l’Inter da qui alla fine del mercato continui a fare i conti con il bilancino per puntellare la rosa di Inzaghi. Da domani ad Appiano ci sarà la squadra al completo, con il rientro dello stesso Lautaro oltre che di Bastoni e Barella. E sta per scattare anche l’ora del ritorno a Milano di Christian Eriksen: lo sbarco è confermato, probabilmente a metà settimana. Il danese conoscerà Inzaghi, saluterà i compagni e poi avvierà tutti i test medici per capire se la sua carriera da calciatore in Italia può avere un futuro. L’Inter lo aspetta: sarà la prima uscita pubblica del centrocampista dal 12 giugno, il giorno in cui il suo cuore si è fermato al Parken di Copenaghen.

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