Belgio-Italia è (anche) sfida tra amici: Lukaku-Barella, chi fa il colpaccio?

Semifinale nel mirino, entrambi hanno la possibilità di alzare l’asticella personale: Romelu insegue il primo pesante titolo internazionale, Nicolò “studia” da top player

Amici, prima di tutto. Poi compagni e solo infine, avversari. Ecco Lukaku e Barella, il gigante e il “piccoletto”, anche se con un cuore e una forza grandi così. All’Inter sono assoluti protagonisti: certezze e intoccabili con Conte, con Inzaghi la musica non cambierà. Stasera si ritroveranno face to face in uno dei match più importanti delle proprie carriere: Belgio-Italia vale la semifinale degli Europei, per loro anche un ulteriore passo verso uno status sempre più importante.

Numeri incredibili

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Per quanto riguarda Romelu, si sa: i critici sottolineano il fatto che in campo internazionale abbia vinto poco (un campionato belga con l’Anderlecht e una Fa Cup con il Chelsea, entrambi da ragazzino), ma i gol non sono mai e poi mai mancati. Sono 251 quelli segnati da professionista con i club in 508 presenze ufficiali, da aggiungere i 63 in 97 match con il Belgio. Nel tempo – e in scioltezza – è diventato il miglior bomber nella storia della nazionale, mentre a Milano – in soli due anni – ha fatto dimenticare Icardi e raggiunto, come “peso” e importanza, i giganti della storia dell’Inter. Chi sta con lui (vedi Conte), lo considera a mani basse uno dei due-tre migliori attaccanti del mondo. Chi non si accontenta, pensa che per essere il numero uno debba ancora centrare un successo pesante a livello internazionale: punti di vista, di sicuro per Mancini sarà il pericolo numero uno.

Intoccabile

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Dall’altra parte Nicolò, tutt’altro giocatore rispetto al ragazzo che arrivò ad Appiano Gentile due anni fa: il salto da una piccola (il Cagliari, nel suo caso) a una big può essere un passaggio delicatissimo, che tanti falliscono. Lui, invece, piuttosto che sentire la pressione si è caricato alla grandissima: se giochi 87 partite in due stagioni significa che sei forte, poche storie. Anche per lui, comunque, c’è qualche piccola critica: “Dovrebbe tirare di più, segnare di più, essere più cattivo davanti alla porta…”, dicono. E forse, effettivamente, i 7 gol segnati in nerazzurro – considerando tutte le competizioni – confermano che in questo particolare Barella può migliorare. L’età è dalla sua parte (24 anni), come ovviamente le assolute qualità. Stasera guarderà in faccia l’amico Lukaku: un sorriso, anche più di uno, scapperà, poi sarà battaglia sportiva. Una “battaglia” troppo importante per Belgio e Italia, troppo importante per BigRom e Nic: ci si gioca la semifinale, anche un passo (personale) verso l’alto.

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