Baumgartner, l’Italia nel mirino e le offerte della Premier

La Bundesliga lo ha cresciuto, è stata la sua università: Christoph Baumgartner è arrivato in Germania a sedici anni, giocava in Austria con i ragazzi del St. Pölten, si è formato in un campionato selettivo. E alla fine ha dato ragione agli osservatori dell’Hoffenheim entrando anche nel mirino dei grandi club. C’è chi lo ha paragonato, per qualità e dinamismo, a uno dei centrocampisti tedeschi più apprezzati dell’ultimo ventennio: Michael Ballack. Nasce trequartista, ma ha imparato a fare l’esterno e la mezzala: forza atletica, geometrie, colpo di testa, tiro da fuori area, tempi di inserimento, sedici gol e tredici assist in settantuno partite con l’Hoffenheim, che ha trovato l’accordo con Baumgartner per il rinnovo del contratto prima dell’Europeo. Accordo prolungato fino al 2025 e niente clausole di rescissione. Altra splendida intuizione, perché Christoph è entrato di diritto nella Top 11 dei giocatori rivelazione di questa fase a gironi del torneo.

La favola Baumgartner

Ha segnato il gol della vittoria (1-0) contro l’Ucraina di Shevchenko, ha trascinato l’Austria agli ottavi per la prima volta nella storia regalando al ct Franco Foda (mamma tedesca e papà veneziano) la sfida di sabato con l’Italia. Piace al Liverpool, alla ricerca di nuove soluzioni a centrocampo, e anche al Manchester United. Klopp e Solskjaer sono suoi estimatori. Così come è stato sempre tenuto in considerazione da Nagelsmann, il tecnico che lo fece esordire nel 2019 in Bundesliga con l’Hoffenheim e ora si prepara a guidare il Bayern Monaco, dopo l’ottimo lavoro svolto anche sulla panchina del Lipsia.

Il prezzo del talento austriaco

Baumgartner ha ventuno anni, è nato a Horn il primo agosto del 1999, è alto un metro e 80, l’Hoffenheim lo ha scoperto nel settore giovanile del St. Pölten. È costato trentamila euro e ora vale ventidue milioni. Suo il gol più giovane di questo Europeo: 21 anni e 324 giorni. Dopo aver lanciato i brasiliani Luiz Gustavo, Firmino e Joelinton (ceduto nel 2019 al Newcastle per 44 milioni), l’Hoffenheim si prepara a ricevere un altro ricco bonifico. Liverpool, Manchester United oppure Bayern, grazie a Nagelsmann. Ma ora il pensiero di Baumgartner, sostituito dopo 32 minuti nella gara con l’Ucraina a causa di una contusione alla testa, è solo quello di recuperare per l’appuntamento di sabato con l’Italia: “Non vogliamo smettere di sognare”.

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