Battere l’Inter per invertire il trend: Roma, quanto sei grande con le grandi?

I giallorossi sono un rullo con le piccole. Ma nei 5 scontri diretti con le big hanno rastrellato solo tre punti. Domenica all’Olimpico la grande occasione perché vincere contro i nerazzurri vorrebbe dire non solo agganciare il secondo posto ma anche dare un segnale a tutto il campionato

“Adesso pensiamo all’Inter, la testa va subito lì. Sarà una partita difficile, ma che vogliamo vincere”. Fonseca è stato diretto e sincero, subito dopo la vittoria colta ieri pomeriggio a Crotone. Come del resto lo è sempre, con il suo solito equilibrio. Stavolta, però, l’esame è ancora più grande delle volte precedenti ed è anche per questo che l’allenatore della Roma vuole massima concentrazione da parte del gruppo. Vietato esaltarsi, obbligatorio invece avere la fame e la rabbia di chi non si accontenta. Perché domenica arriva una partita in cui la Roma può dare l’assalto al secondo posto, dando anche nel contempo una bella spallata a quella statistica che la vede in difficoltà con le altre grandi del campionato.

La grande occasione

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Intanto però ci sono le tante vittorie dei giallorossi e una classifica che ci racconta come oggi la Roma sia la principale antagonista di Milan e Inter (e a Trigoria sperano sempre di riavere indietro anche il punto di Verona…). Classifica costruita passo dopo passo, vittoria dopo vittoria, con una squadra che mese dopo mese è cresciuta sia nell’amalgama, sia nell’apprensione dei principi di gioco voluti dal tecnico portoghese. L’obiettivo del club resta quello di tornare a giocare la Champions League, ma se poi strada facendo si presentasse la possibilità di alzare l’asticella nessuno si tirerebbe di certo indietro. E quell’occasione ora è proprio lì, davanti agli occhi dei giocatori giallorossi, con la sfida diretta alla seconda in classifica, a cui seguirà una partita fondamentale come il derby del 15 gennaio. Battere l’Inter vorrebbe dire non solo agganciare il secondo posto, ma dare anche un segnale importante a tutto il campionato italiano.

I numeri

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Del resto, la Roma finora è stato un rullo compressore con le squadre a lei inferiori, costruendo proprio lì il suo magico eldorado. Non ha mai sbagliato un colpo, vincendo sempre tutte le partite con squadre inferiori. Se si eccettua infatti lo 0-0 iniziale di Verona (trasformato poi in 0-3 a tavolino per il caso-Diawara), per i giallorossi dopo sono arrivate ben dieci vittorie su dieci partite contro squadre di media-bassa classifica (con ben 29 gol fatti, alla media di quasi tre a partita, e 8 subiti). Gli unici punti persi per strada sono invece quelli con le squadre che lottano come lei per traguardi che ballano tra Europa e scudetto: i pareggi con Milan (3-3), Juventus (2-2) e Sassuolo (0-0), oltre alle sconfitte con Napoli (4-0) e Atalanta (4-1). Con tanto rammarico, ad esempio, per le sfide con Juventus e Sassuolo, dove la squadra di Fonseca avrebbe meritato anche di più del punticino. A conti fatti, però, in cinque scontri diretti sono arrivati solo tre punti, a conferma di una tendenza che era già abbastanza eloquente lo scorso anno e che parla di appena 15 punti portati a casa dal portoghese sui 48 disponibili nelle gare giocate con le altre grandi. Ecco, l’Inter è l’occasione giusta per riequilibrare in parte questi conti e dimostrare che la Roma può essere “grande anche con le grandi”. Nella scorsa stagione Fonseca riportò due pareggi negli scontri diretti con i nerazzurri, buttando di fatto al vento la vittoria nel ritorno, quando venne raggiunto in extremis per un calcio di rigore regalato da Spinazzola. Altrimenti quella sarebbe stata una vittoria di prestigio, in un momento in cui la Roma volava (unico pareggio nelle ultime otto partite, con 7 vittorie nelle altre gare). Domenica è l’occasione che un po’ tutti aspettano. Per ritrovarsi d’incanto secondi, ma anche per dare un calcio a quella statistica che a Trigoria non piace proprio a nessuno.

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