Batistuta sindaco di Firenze? Dipende anche da Francesco Giuseppe…

Gabriel Omar Batistuta candidato sindaco di Firenze per il centrodestra. La notizia è stata anticipata da La Nazione, storico e autorevole quotidiano del capoluogo toscano il cui primo numero ufficiale vide la luce il 19 luglio 1859. Dal 2019 è diretto da Agnese Pini. Ha scritto La Nazione: “Dalla corsa alla bandierina a quella per la poltrona più imbottita di Palazzo Vecchio”.

L’idea – visionaria e stuzzicante insieme – del centrodestra per la candidatura a sindaco delle prossime elezioni ha un nome e un cognome che a queste latitudini evoca brividi, nostalgia e orgoglio. Gabriel Omar Batistuta, idolo viola degli anni ’90. Una suggestione estiva? Qualcosa di più. Facciamo un po’ d’ordine prima però. Mentre il centrosinistra in vista delle amministrative si accapiglia e si contorce tra le frizioni, più o meno manifeste, interne al Pd e la spada di Damocle di Matteo Renzi che ha una voglia matta di dare le carte al tavolo dei nomi, il centrodestra gioca una partita interna altrettanto complessa anche se meno accesa visto che la piazza fiorentina resta ancora, nonostante tutto, assai difficile da conquistare.

Non è un mistero che il boccone più prelibato alle comunali del ’24 per la destra sia Prato dove la partita è di fatto apertissima con i favori del pronostico che fisiologicamente pendono un filino più verso Meloni & company se non altro perché il sindaco uscente Biffoni viene da dieci anni di governo e qualcosa in fatto di consensi può aver lasciato per strada. Ecco allora che nella capitale del tessile voglia dettar legge, forte dei numeri, Fratelli d’Italia e proporre un suo nome per la corsa a sindaco. A giocare sul tavolo fiorentino dovrebbero restare dunque solo Forza Italia e la Lega. Bene. L’idea del candidato civico è sempre piaciuta al centrodestra e, non a caso, già in questi ultimi mesi l’attuale opposizione avrebbe avuto dei contatti con figure di spicco della realtà cittadina, dal presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi a quello della fondazione Crf Luigi Salvadori fino alla giornalista Cesara Buonamici. Poi, a inizio luglio, la folgorazione: il bomber di Reconquista. I contatti sono avviati, il riserbo è massimo. Ci sarebbe comunque il nodo della cittadinanza. Batigol è argentino, ergo al momento non candidabile. Insomma tante incognite per una suggestione che avrebbe dell’incredibile se solo non si fermasse a pensare che l’attuale sindaco di Verona è Damiano Tommasi, ex bandiera della Roma. E che nel 2009 il centrodestra a Firenze candidò un certo Giovanni Galli, ex portierone viola e campione del mondo nell’82″.

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