Bastos, dalla Top 11 del campionato russo alla maglia della Lazio

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Bastos, dalla Top 11 del campionato russo alla maglia della Lazio

Difensore centrale, 24 anni, è stato eletto migliore difensore centrale del Premier russa e ha firmato un contratto per cinque stagioni: una favola cominciata a Luanda, capitale dell’Angola.

ROMA – Bartolomeu Jacinto Bastos è il primo angolano nella storia della Lazio, è costato sei milioni e mezzo di euro, ha firmato un contratto fino al 2021, si è imposto nel Rostov ed è stato eletto migliore difensore centrale dell’ultimo campionato russo. Anche Luis Pedro Cavanda, ex terzino biancoceleste, ora al Galatasaray, è nato a Luanda, capitale dell’Angola, ma solo per un incrocio del destino, visto che è di origine congolese e ha il passaporto belga. Non fu tesserato invece dalla Lazio nel 1963, dopo un breve periodo di prova, un altro angolano, Fernando Mendonça, attaccante, ex Deportivo La Coruña, bocciato durante il ritiro estivo dall’allenatore argentino Juan Carlos Lorenzo, che il 25 agosto aveva voluto vederlo all’opera in occasione dell’amichevole vinta dal club romano per 4-0 contro il Costancia.

IL PETROLEOS LUANDA – I dirigenti del Rostov hanno scoperto Bastos nel Petroleos Luanda, maglia gialloblù, un club che è stato fondato nel 1980 e che gioca nello stadio “da Cidadela” (35.000 posti): era l’inizio di luglio del 2013, un affare “low cost”, da 250.000 euro, che si è moltiplicato in termini di valore nel giro di tre stagioni. Ottantaquattro partite e quattro gol, nella squadra russa, tra coppe e campionato. E’ alto un metro e 88, è un destro naturale, si è presentato in Italia ricevendo i complimenti di Gonzalo Higuain durante la sfida con la Juve. Non ha un procuratore, si fa rappresentare dalla sua famiglia. La Lazio si è inserita a sorpresa e lo ha portato a Roma, dopo aver trattato a lungo Rodrigo Caio, centrale del San Paolo e della nazionale brasiliana che ha vinto l’oro alle Olimpiadi.

LE CARATTERISTICHE – Concentrazione, velocità, buona tecnica, scatto, brillantezza nei recuperi, progressione, forza atletica, stile e correttezza (mai espulso e mai squalificato per somma di cartellini gialli): ricorda un po’ Kalidou Koulibaly, il gigante del Napoli, anche se ha sette centimetri in meno rispetto al senegalese. E’ nato a Luanda il 23 novembre del 1991, ventisette le presenze con la maglia dell’Angola. Nella Premier russa ha segnato il primo gol il 26 aprile del 2015 contro la Dinamo Mosca. E nello scorso campionato ha colpito tre volte: all’Ufa, ancora alla Dinamo Mosca e allo Spartak Mosca. Il suo contratto con il Rostov sarebbe scaduto tra dieci mesi. La Lazio ha chiuso l’operazione nello spazio di pochi giorni. Bastos può giocare in una linea a tre (come è avvenuto in occasione del suo esordio in A davanti alla Juve) oppure a quattro: ha le caratteristiche perfette per completarsi con l’olandese Stefan De Vrij.

LA CHAMPIONS LEAGUE – Un debutto da leader, nella Lazio, sempre più convinta – grazie all’intuizione del direttore sportivo Igli Tare, che lo studiava da due anni e mezzo – di aver messo le mani su un centrale di assoluto valore. Kurban Berdyev, classe 1952, allenatore del Rostov, lo ha promosso titolare in Russia: nella scorsa stagione, con l’aiuto di Bastos, il club gialloblù si è piazzato al secondo posto, garantendosi così la possibilità di partecipare al preliminare di Champions League. Un’avventura magica che ha permesso al Rostov di eliminare l’Ajax e di qualificarsi per la fase a gironi: ora affronterà il Bayern Monaco, l’Atletico Madrid e il Psv Eindhoven.

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