Nel giorno di Inter-Juve, partita di cartello della nona giornata del campionato di Serie A, Nicolò Barella ha tracciato un bilancio della sua esperienza nerazzurra, tra dolci vittorie e sconfitte dolorose. Dalla gioia per lo Scudetto vinto lo scorso anno all’amarezza per la finale di Champions persa con il Manchester City, senza dimenticare difficoltà da superare e motivazioni da alimentare giorno dopo giorno.
Barella: “Un onore essere arrivato in un’Inter vincente”
Nicolò Barella, punto di riferimento dell’Inter e dell’Italia di Luciano Spalletti, è ormai da anni un elemento imprescindibile per Simone Inzaghi, che ha costruito la mediana senza mai rinunciare alle caratteristiche dell’ex Cagliari: “Nel nostro percorso ovviamente ci sono state vittorie e sconfitte – ha sottolineato Barella – ma anche quelle ci hanno aiutato a crescere e migliorare, a capire cosa significa vestire questa maglia e vincere trofei per questi tifosi. Per me è un onore essere arrivato in un momento della storia dell’Inter in cui si sono vinti tanti trofei, anche perché non è scontato riconfermarsi ogni anno. Il momento più bello? Il primo gol in campionato contro il Verona. Era passato un po’ di tempo da quando ero arrivato all’Inter e lo aspettavo tantissimo”.
In allenamento, non mancano di certo le sfide con i compagni di squadra e di Nazionale: “Con Bastoni, Dimarco e Darmian ci sfidiamo spesso. Siamo competitivi e ci piace sfidarci sul campo”.
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