Barella, sempre più Inter: partita la trattativa per il rinnovo al 2028, i particolari

La firma può arrivare a inizio 2024, con ingaggio aumentato: salirà da 5 a 6 milioni

Davide Stoppini

22 novembre 2023 (modifica il 23 novembre 2023 | 12:12) – MILANO

Rinnova pure Barella. Nel silenzio, lontano dai riflettori, qualche passo è stato già fatto. Tanto che non si sbaglia nel fissare anche una tempistica relativamente breve: la firma potrebbe arrivare nelle prime settimane del 2024, entro l’inizio della primavera. C’è dell’altro, dunque, dopo le urgenze Mkhitaryan e Darmian, le necessità Dimarco e Dumfries e l’obiettivo Lautaro. C’è dell’altro e raggiunge Nicolò, la cui scadenza contrattuale attuale è pari a quella del Toro argentino – 2026 – e intorno alla quale la società nerazzurra ha manifestato la stessa volontà messa in atto per il capitano.

VINO STAPPATO

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Barella corre ovunque, allora. Ieri ha festeggiato la qualificazione all’Europeo stappando una bottiglia di barolo, come testimoniato da lui stesso via Instagram. A Leverkusen ha sudato per quattro, a Torino domenica dovrà farlo per otto con una missione di squadra – vincere e andare in fuga – e una personale, perché il ricordo della gara di un anno fa – 6 novembre, 2-0 per la Juve – non è per niente dolce, con quel famoso mancato cartellino giallo speso su Kostic in occasione del primo gol. Cose del passato, che però incidono su presente e futuro. Il presente è quello di un centrocampista tornato a splendere, sbocciato a novembre dopo un inizio di stagione faticoso. Sorride Inzaghi, ha sorriso Spalletti, se la gode pure Nicolò: il Mondiale non giocato gli era rimasto nel cervello, la serata contro l’Ucraina ha tolto un peso dalle sue spalle.

IL BIS

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Nicolò corre, corre sempre. E il suo posto è lì, imprescindibile per Inzaghi nonostante a luglio l’Inter abbia deciso di investire 33 milioni di euro per prendere un giocatore nel suo stesso ruolo, leggi Frattesi. Barella è felice all’Inter, l’Inter è felice di Barella. Le sirene di mercato non sono mancate, la scorsa estate. E non mancheranno la prossima, c’è da giurarci su. Nicolò però in testa ha altro. Ha un bis, ripetere l’accoppiata del 2021, scudetto più Europeo. È tarato su questo. Nell’attesa, si possono pure rinnovare stima e contratto, non fa mica male. La società nerazzurra ha già visto nei giorni scorsi l’agente del centrocampista, Alessandro Beltrami. E a breve andrà in scena pure un secondo meeting. Non c’è urgenza, ma neppure la voglia di far passare troppo tempo. I dirigenti hanno fatto capire a Barella della volontà di allungare il contratto. Oggi il centrocampista guadagna un fisso di 5 milioni di euro netti, oltre ad alcuni bonus che lo portano non lontano da quota 6. Logico pensare che a fronte di una scadenza più lunga – 2028 – arrivi anche un adeguamento. Non è ancora il momento di parlare di cifre, ma che si sfondi il tetto dei 6 è quasi fisiologico. C’è peraltro anche un aspetto da non sottovalutare, in questo lungo capitolo rinnovi. Allungare le scadenze dei giocatori sotto contratto vuol dire per il club anche abbassare le relative quote di ammortamento: in termini di bilancio, non una mossa banale.

SIMBOLO

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E poi, certo, c’è il desiderio di rendere ancor più stretto il legame tra Barella e l’Inter, anche a fronte di potenziali nuovi club interessati. Nicolò era l’unico italiano presente tra i 30 giocatori dell’ultimo Pallone d’oro. Non può essere una sorpresa, insomma. Eppure lo fa, eppure sorprende sempre. C’è lui nel cuore dell’Inter che va a Torino per prendersi un pezzetto di scudetto. C’è lui come simbolo riconoscibile per i suoi tifosi, di fronte ai rivali di una vita. Fatelo correre, verso altre bottiglie da stappare.

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