Barella capitan futuro: ora guida l’assalto alla Juve, poi arrivano firma e fascia

Il centrocampista nerazzurro è sempre più simbolo e uomo spogliatoio. All’orizzonte c’è un rinnovo solo da formalizzare, ma prima la sfida a quella Juve contro cui ha vissuto un’unica gioia

Un pilastro del presente e un punto fermo di domani. In un nome, Nicolò Barella, alias “Capitan futuro”, l’uomo attorno a cui ha preso forma il nuovo progetto nerazzurro e su cui Inzaghi fa affidamento per alimentare e far correre la sua macchina anche domenica sera nel “derby” con la Juventus.

L’ex Cagliari d’altra parte è ormai una certezza assoluta, sicuramente tra le più solide di Inzaghi e, prima di lui, anche di Conte. In due stagioni a Milano ha sperimentato una crescita vertiginosa che l’ha portato a ritagliarsi un ruolo di primo piano anche nel centrocampo azzurro campione d’Europa, tanto che oggi è difficile immaginare un’Inter senza il suo motorino inesauribile in mezzo al campo. Un esercizio di fantasia, peraltro del tutto indesiderato, a cui a quanto pare il popolo nerazzurro non sarà costretto nemmeno lontanamente.

Futuro garantito

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Non bastasse un contratto in vigore fino al 2024, società e giocatore (tramite i suoi rappresentanti) hanno già posto le basi per prolungare il rapporto. Fedele a una promessa fatta al momento della prima firma, nell’estate del 2019, Barella otterrà un sostanzioso adeguamento pur non essendo a ridosso della scadenza. Lo impongono il ruolo di primo piano assunto sia in campo, dove Barella è pressoché inamovibile, sia nello spogliatoio, dove il sardo è ormai riconosciuto come un trascinatore. Da inizio stagione, Inzaghi ha rinunciato a lui solo per un totale di 45’ circa, certificandone l’insostituibilità anche quando si è trattato di gestirne le energie a causa degli impegni della nazionale. Ecco perché, seppur in tempi di vacche magre, l’Inter ha già confezionato il nuovo contratto con relativo e sostanzioso aumento: si parla di un nuovo contratto fino al 2026, con ingaggio praticamente raddoppiato rispetto ai 2,5 milioni che il centrocampista percepisce attualmente. Manca solo mettere nero su bianco, cosa che accadrà in tempi brevi, magari già entro fine mese.

Tendenza da invertire

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Al di là della sostanza, Barella sta crescendo anche in termini di contributo diretto. Gli inserimenti sono più frequenti, le conclusioni quasi raddoppiate rispetto alle prime due stagioni a Milano e gli assist sono già cinque da inizio stagione, cifra molto vicina al record personale della scorsa annata (sette). La partenza sprint del centrocampista sardo è testimoniata anche da una media voti vicina al sette nelle prime undici uscite collezionate finora. Ma domenica ci sarà la prova del fuoco, la prima della stagione. Perché di fronte ci sarà una Juve che, oltre a infiammare gli animi nerazzurri, per Barella rappresenta anche una sorta di spina nel fianco: in undici confronti contro i bianconeri con le maglie di Cagliari e Inter, ha infatti collezionato ben nove sconfitte. Una sola la gioia, ma dal sapore particolarmente speciale, perché giunta dopo una serata da protagonista assoluto: risale allo scorso 17 gennaio, data dell’unica vittoria in carriera contro la Juve, un 2-0 a cui Barella ha contribuito con un assist e un gol. La voglia di replicare le sensazioni di quella serata è tanta. Sia per iniziare a invertire la tendenza negativa contro i bianconeri, sia per preparare al meglio la firma su un rinnovo già infiocchettato e solo da formalizzare.

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