Barcellona, ore contate per Koeman: idea Pirlo

BARCELLONA (Spagna) – Ormai Ronald Koeman ha le ore contate. Il ko di ieri a Lisbona contro il Benfica lascia il Barcellona a zero nel girone di Champions dopo due giornate e rischia di mettere fine all’esperienza del tecnico olandese sulla panchina blaugrana. In Spagna parlano di una riunione d’emergenza alle 4 del mattino, al rientro dal Portogallo, fra il presidente Joan Laporta, il vice Rafa Yuste, il ds Mateu Alemany ed Enric Masip, braccio destro dello stesso Laporta. Non è così certo che Koeman possa essere ancora al timone del Barcellona sabato al Wanda Metropolitano, contro l’Atletico Madrid. Ieri sera il tecnico olandese si è preso la responsabilità della sconfitta, ma ha sottolineato anche di avere il sostegno della squadra.

Koeman-Barcellona, aria d'addio: testa bassa durante l'allenamento

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Koeman-Barcellona, aria d’addio: testa bassa durante l’allenamento

Sogno Xavi

Non è da escludere un esonero nelle prossime ore, con una soluzione ad interim per la sfida ai colchoneros (Jordi Cruyff, Capellas o Sergi i nomi che circolano attualmente) in attesa di individuare il sostituto dell’allenatore olandese. Il sogno per la panchina rimane Xavi Hernandez, attualmente alla guida dell’Al Sadd in Qatar: leggenda blaugrana da calciatore, una filosofia di gioco sulla scia di Cruyff e Guardiola, l’ex centrocampista sarebbe la soluzione ideale anche se la scarsa esperienza e il legame con Font, candidato alla presidenza del Barcellona sconfitto da Laporta, potrebbero ostacolare il suo ritorno.

Idea Pirlo

Piace anche Robert Martinez, ct del Belgio, e nelle ultime ore è spuntato anche il nome di Andrea Pirlo, disoccupato dopo la sua prima stagione da allenatore alla Juventus. L’idea stuzzica Laporta, sarebbe una scommessa alla Rijkaard o alla Guardiola, ma la mancanza di un ‘pedigree cruyffista’ suscita qualche perplessità nell’ambiente catalano. Se è vero infatti che Pirlo è stato un grande calciatore e può avere un futuro luminoso in panchina, oltre ad avere un costo accessibile in termini di ingaggio, dall’altro lato la formazione tattica italiana e le difficoltà emerse nella sua unica stagione bianconera vengono viste come un handicap. In ballo anche i nomi di Oscar Garcia, giocatore del Barcellona durante l’era Cruyff e oggi allenatore del Reims, e Joachim Loew. L’ultima parola, ad ogni modo, spetterà a Laporta: il presidente sa che quella del prossimo allenatore sarà la decisione che segnerà il suo mandato e non vuole commettere errori.

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