Barcellona nei guai: respinto il ricorso sul caso Negreira

BARCELLONA – Nuovo capitolo, tutt’altro che tranquillizzante per il Barça, del Caso Negreira, l’indagine relativa alla quanto meno inopportuna relazione lavorativa che ha legato il Més que un Club all’ex vicepresidente del Comitato Tecnico degli Arbitri spagnoli, José Maria Enrique Negreira, che nei suoi 18 anni di servizio ha ricevuto una cifra prossima ai 7 milioni e mezzo di euro per le sue consulenze. Nelle ultime ore, infatti, il giudice istruttore del Tribunale Numero 1 di Barcellona, Joaquin Aguirre, ha respinto il ricorso presentato da parte della società blaugrana e del suo ex presidente, Josep Maria Bartomeu, che si erano opposti alla costituzione come parte civile da parte del Real Madrid, all’interno del processo. Il magistrato, infatti, non esita a parlare di «possibile corruzione sistematica», smentendo, di fatto, quanto sostenuto dalla difesa, che aveva insistito sul fatto che non è stato ancora provato che sia stata comprata una sola partita in concreto. Secondo la ricostruzione del giudice istruttore, Negreira aveva un ruolo attivo nelle designazioni, risultando determinante, pertanto, nella carriera dei singoli arbitri e, di conseguenza, nei loro guadagni. «In questo scenario di possibile corruzione sistematica, qualsiasi squadra che abbia partecipato ai tornei insieme al FC Barcellona ha il diritto di essere ammesso come parte civile, in quanto danneggiata direttamente».

Barcellona, la gestione virtuosa

In attesa degli esiti della vicenda giudiziaria, l’attuale presidente Joan Laporta può compiacersi della virtuosa gestione dell’ultima finestra di mercato. Attraverso operazioni più che oculate, infatti, il Barça è riuscito nell’impresa di ridurre di 162 milioni il monte salari, passando da 566 complessivi agli attuali 404. Gli addii a titolo defi nitivo dei vari Griezmann (riscattato dall’Atletico), Piqué (ritirato), Dembelé, Kessié e compagnia, oltre ai numerosi prestiti (tra gli altri, Ansu Fati, Eric Garcia, Dest), garantiscono, per questa stagione, un risparmio, tra salari e ammortamenti, di 212 milioni, contro i 50 che serviranno per le retribuzioni dei nuovi arrivati Joao Felix, Gundogan, Joao Cancelo e soci. Quasi 82 milioni, poi, i ricavi dalle operazioni in uscita, contro gli appena 3,4 di spesa per l’unico vero acquisto, Oriol Romeu. Tutti gli altri nuovi rinforzi sono arrivati in prestito o da svincolati.

Spagna, partono i primi esoneri

Nel frattempo, salta la prima panchina della Liga. Il Villarreal ha deciso di approfittare della sosta per sollevare dall’incarico Quique Setien, a seguito del deludente avvio di stagione (3 su 12 punti a disposizione in campionato). Al momento, l’ex ct Lopetegui e il collega Pacheta paiono i favoriti alla successione del tecnico cantabro. La Federcalcio iberica, da parte sua, ha esonerato il ct della Nazionale femminile, Jorge Vilda. Il selezionatore, fresco trionfatore nella Coppa del Mondo, paga lo scarso gradimento da parte delle giocatrici e la vicinanza al presidente Luis Rubiales, attualmente sospeso per tre mesi dalla Fifa. Raccoglie il testimone, Montse Tomé, seconda dello stesso Vilda.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Precedente Napoli, l’attacco si è perso: i numeri della crisi. Peggio solo la Roma Successivo Newcastle, operazione in uscita: Hayden va allo Standard Liegi

Lascia un commento