Barak, Kvara & co., quando un colpo può definirsi davvero un colpo

Non sempre prezzo è uguale a valore: ci sono giocatori che senza follie arrivano al posto giusto nel momento giusto. Ecco come si fa

È un ragazzo costruito nell’immaginario: alto, aitante, biondo, bello. È un atleta che ricorda il mezzofondo veloce: di muscoli distesi, di resistenza, di forza nei contrasti. È un calciatore che lavora nel mezzo alla partita, dentro il campo, conosciuto come mezz’ala (molti gol, a Udine) liberato da Juric e Tudor dietro il centravanti (moltissimi gol, a Verona). Capace di precisione sia nei passaggi semplici che in quelli più complessi, dominante sulle palle alte da contendere e da concludere, naturale nel sentire lo spazio, nel capire la partita, nel mettersi dentro le cose e dentro le squadre. Tutto questo è Barak.

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