Balotelli, svelati retroscena incredibili: “Mancini gli lanciò una borsa…”

“Mi sono messo in mezzo…”

Chapman poi racconta che Mancinicorre nuovamente incontro” a Balotelli urlandogli di tutto in Italiano. Poi la rivelazione: “Mi sono messo in mezzo per evitare che iniziasse una lite ma in quel momento Mancini si è voltato ed è tornato a seguire la partita”. Su Balotelli: “Mario aveva abilità fantastiche ma non sarà mai un giocatore per la squadra, in effetti penso che l’assist ad Aguero (per il 3-2 al Qpr, ultima giornata di Premier League, gol decisivo per il titolo, ndr) sia stato l’unico…“.

La genesi di “Why Always me”

Lo stesso Chapman svela poi come è nata l’idea della famosa maglia con su scritto ‘Why always me?‘, mostrata da Balotelli nel derby di Manchester vinto 6-1 dai ‘Citizens’ contro lo United di Sir Alex Ferguson: “Alla vigilia Mario mi ha detto che voleva preparare una maglia per il derby, gli ho detto: ‘ok ma niente di offensivo verso i tifosi dello United o cose così’. Mi ha fatto un paio di proposte, che gli ho bocciato e allora ha detto: “e perché sempre io?’. In quel momento ho capito che quella fosse la frase giusta. Il problema è che invece di semplicemente alzare la divisa per mostrare la maglia a tutti, se la alzò sopra la testa ricevendo un’ammonizione“. Un’esultanza e soprattutto una maglia che non aveva trovato il consenso di Mancini: “Basta, non stampare più quella maglietta“. 

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