Balotelli e il retroscena sulla moneta di Moratti: “Persona inarrivabile”

Fresco di delusione incassata per la mancata convocazione in Nazionale per i playoff Mondiali, dopo l’illusione del ritorno in Azzurro per lo stage di fine febbraio, Mario Balotelli ha concesso un’intervista esclusiva a ‘Dazn’.

Balotelli e il legame speciale con l’Inter

L’ex attaccante di Inter, Milan e Manchester City, attualmente in forza all’Adana Demirspor, nel campionato turco, ha affrontato diversi temi. Il primo di questi ha riguardato un aneddoto relativo alla propria esperienza in nerazzurro, il club nel quale Super Mario arrivò giovanissimo, nel 2006 all’età di 16 anni, spiccando il volo verso il grande calcio grazie al precoce approdo nella prima squadra, già nel dicembre 2007, per volere proprio di Roberto Mancini, che gli ritagliò uno spazio da protagonista nella prima delle tre stagioni vissute da Balotelli all’Inter, coronate dalla conquista, seppur non da protagonista, del Triplete nel 2010 con José Mourinho in panchina.

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“Io, Moratti, la moneta e Materazzi”

Balotelli ha parlato in particolare del rapporto con Massimo Moratti, autore di un regalo speciale: “Moratti è una persona inarrivabile. Mi aveva regalato una moneta d’oro, ce l’ho ancora. Ero molto giovane sul momento non capii il motivo, ricordo che l’avevo fatta vedere a Materazzi e lui mi disse: ‘Sappi che questa è stata data solo a Ronaldo il Fenomeno, Adriano e Ibrahimovic. Se l’ha data anche a te c’è un motivo’. Li ho capito, questa cosa mi è rimasto impressa e non la dimenticherò mai”.

Balotelli torna grande in Turchia

Dopo un biennio con poche luci tra Brescia e Monza, Balotelli si è rilanciato nel massimo campionato turco raggiungendo la doppia cifra di reti realizzate con l’Adana Demirspor, club allenato da Vincenzo Montella e nel quale militano altri ex protagonisti del calcio italiano come Gokhan Inler, Lucas Castro e Birkir Bjarnason. La convocazione per lo stage della Nazionale non è però seguito il ritorno a tutti gli effetti in Azzurro, dove Balotelli manca dal settembre 2018 nella partita contro la Polonia, la prima della gestione Mancini.

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