Ballardini, buona la prima: al Genoa il derby ligure con lo Spezia

Apre Nzola, pareggia Destro, è decisivo un rigore di Criscito assegnato dal Var: i rossoblù abbandonano l'ultimo posto

Dal nostro inviato Filippo Grimaldi

23 dicembre - La Spezia

Effetto Ballardini. La strada è ancora lunga, ma il Genoa (1-2 il finale al Picco) centra una vittoria pesantissima per il morale e la classifica contro uno Spezia meno preciso e ordinato rispetto alle ultime partite. I rossoblù non vincevano dalla prima di campionato. La squadra di Italiano, invece, cade al Picco al termine di una gara dove non è riuscita a imporre il suo solito gioco, fatto di possesso palla e linee cortissime.

Concretezza

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Ballardini in panchina passa al 3-5-2 e il suo arrivo ha restituito maggiore concretezza ai rossoblù, anche se la strada verso la salvezza resta lunga. L’effetto del nuovo tecnico (di nuovo sulla panchina del Genoa 806 giorni dopo la sua ultima gara alla guida dei rossoblù), però, ha funzionato. Italiano, viceversa, chiedeva punti a questo derby ligure (perché i complimenti non fanno classifica), ma la squadra è sembrata decisamente meno fluida e corta rispetto alle ultime prestazioni.

Uno-due

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I due centrali difensivi ammoniti nei primi sei minuti di gara nello Spezia (Erlic e Chabot) non hanno però condizionato i padroni di casa, subito in gol con il settimo centro di Nzola, su un pallone messo in area dalla destra da Gyasi (non chiude Czyborra), e con il compagno decisivo e lesto nell’anticipare Radovanovic. Ma il vantaggio spezzino dura poco, perché da un errore di Chabot nasce il pari rossoblù, con Destro che raccoglie l’invito di Pandev dalla corsia esterna. Uno a uno e il risultato non cambia sino all’intervallo: Genoa attento a non lasciare troppo spazio al tridente di casa, pronto a scalare con Ghiglione e Czyborra sulla linea dei difensori in fase di non possesso, e lo Spezia meno sciolto rispetto alle ultime prestazioni. Poi, nella ripresa l’episodio-chiave, con il contatto di Terzi su Behrami: il consulto con la Var convince il signor Massa a fischiare il rigore, e Criscito fa centro. Vani i tentativi finali dello Spezia, che si scopre e per un soffio subisce l’1-3 con Scamacca.

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