Bale non fa sconti: addio Real con le tasche (stra)piene. United e Tottenham lo vogliono

Per la stampa madrilena il gallese può andare ai Red Devils o tornare agli Spurs, ma senza rinunciare a un centesimo del milionario ingaggio garantitogli dal contratto con i Blancos (che scade tra due anni)

Il matrimonio tra Gareth Bale e il Real Madrid è vicino al tramonto, per la gioia di entrambi. Secondo la stampa madrilena, il lungo tira e molla tra il gallese e i Blancos sarebbe finalmente giunto alle battute finali, con le parti in causa disposte a giungere a un compromesso che, viste le circostanze, rappresenta il male minore. Stando alle indiscrezioni di Deportes Cuatro e di altri media vicini alla Casa Blanca, Bale avrebbe iniziato a mostrare i primi segnali di insofferenza dopo oltre un anno da sperato in casa e, pur di tornare a giocare, sarebbe disposto ad accettare anche un trasferimento in prestito. Viceversa, il Real Madrid si sarebbe rassegnato a non rientrare dell’investimento record realizzato nel 2013 (quando pagò il giocatore ben 100 milioni) pur di liberarsi del suo sontuoso ingaggio da 15 milioni netti, attualmente l’ottavo stipendio più alto al mondo in base alla classifica stilata da Forbes.

SEPARATO IN CASA

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Autentica spina nel fianco per Zidane da oltre un anno, Bale pare rassegnato a togliere il disturbo dopo aver respinto qualsiasi ipotesi di addio afferrandosi al proprio stipendio milionario. Con appena 16 presenze in Liga nella scorsa stagione (20 comprese le coppe) e la miseria di 2 reti, il gallese è da tempo fuori dal progetto di Zizou, con cui da tempo non c’è più dialogo. A ribadire l’emarginazione di “mister 100 milioni” sono tanti piccoli segnali della dirigenza madrilena, che ha escluso il giocatore dalle foto di rito della nuova divisa e ritirato la sua maglia dagli store ufficiali (è ancora acquistabile solo su internet). Per di più, il Madrid non ha più pubblicato alcuna immagine del giocatore dopo il suo rientro dall’impegno con la nazionale, quando Bale si è dichiarato indisponibile adducendo fantomatici fastidi al ginocchio. Insomma, Bale c’è ma non si vede. Il gallese, attualmente il panchinaro più pagato al mondo, si aggira a Valdebebas nell’indifferenza generale, quasi fosse un fantasma indesiderato.

LO SPIRAGLIO

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A Madrid danno per imminente un faccia a faccia tra il presidente Florentino Perez e l’agente del giocatore, Jonathan Barnett. Obiettivo: rompere l’impasse di un braccio di ferro divenuto insostenibile sia per il giocatore, che a 31 anni non può permettersi un altro anno da comprimario, sia per i Blancos, che nel frattempo hanno visto crollare la valutazione di un giocatore a cui (per di più) devono continuare a versare un ingaggio da nababbo, il più alto della rosa insieme a quello di Hazard. Complice la crisi generale generata dalla pandemia, nessun si è fatto avanti per Bale, se non offrendo cifre ritenute irrisorie dal Madrid. Che, di conseguenza, si sarebbe rassegnato a cederlo anche in prestito. Una soluzione che adesso al gallese potrebbe andare bene. Anche perché, a queste condizioni, dall’Inghilterra assicurano che lo United sarebbe interessato. A Bale non dispiacerebbe tentare il rilancio a Manchester, ma – sostengono i media spagnoli – a patto di non rinunciare a un centesimo di quanto guadagna a Madrid. Che i 15 milioni di stipendio vengano pagati dai Blancos o dallo United, poco importa. Il gallese vuole andarsene con le tasche piene e non è disposto a fare sconti. Nelle ultime ore il suo agente Barnett ha aperto anche a un ritorno al Tottenham.

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