Balata e la Var in B dal ritorno, ma Nicchi lo gela: “Ora non si può”

Var in B, ci siamo. Anzi no. Un annuncio e una frenata: ecco l’estrema sintesi della giornata di ieri con la Lega di Serie B che ha deliberato – con tanto di comunicato ufficiale – il via libera all’implementazione della Var in Serie B dal girone di ritorno di questa stagione e non, come previsto, dai playoff e playout.

l’annuncio

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“È una decisione epocale – dice il presidente della Lega di B, Mauro Balata, nella nota – che rende il nostro campionato ancora più moderno e in linea con le esigenze dei tifosi e dei nostri partner. Ringrazio i club e i miei collaboratori per il lavoro e l’impegno di questi mesi che ha superato anche gli ostacoli provocati dalla terribile pandemia a cui siamo soggetti”. Sembra però esserci, già dal comunicato, un grande assente e cioè gli arbitri, fatta eccezione per la frase in cui si dice che Filippo Merchiori, ex arbitro e project manager per la Var in B “ha relazionato le società sulla prosecuzione della formazione arbitrale”.

nicchi frena

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Trasecola il numero uno degli arbitri, il presidente dell’Aia Marcello Nicchi: “A oggi non esiste. Io non ho parlato con il presidente Balata e credo che quantomeno dovremmo essere consultati, visto che chi opera la Var sono gli arbitri. Non solo, il presidente federale Gabriele Gravina mi ha confermato di non essere al corrente della cosa ed è la Federazione a dover approvare una decisione di tale importanza”.

non è il momento

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Nicchi è fermo e spiega: “In un momento così delicato per il Paese, con una pandemia che ha ripreso forza e con dei provvedimenti molto seri appena presi dal governo, è impossibile annunciare l’introduzione della Var che prevede tra l’altro un percorso di formazione specifico. Figuriamoci se non sarei felice di poter introdurre la tecnologia, ma a ora non ci sono le condizioni. Anzi – precisa Nicchi – non darò alcun dettaglio ulteriore per la privacy, ma abbiamo alcuni tra i nostri arbitri in quarantena e quindi in questo momento la priorità è riuscire, tra tutte le difficoltà, a portare a compimento gli impegni previsti”.

un lungo percorso

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Si tratta solo dell’ultimo di una serie di capitoli della vicenda Var nel campionato cadetto. Attesa per questa stagione, dopo varie sperimentazioni e l’utilizzo in playoff e playout, era stata rinviata – con tanto di annuncio dello stesso Nicchi – lo scorso luglio in seguito alle difficoltà legate al Covid-19. E già in questo avvio di stagione alcuni casi avvenuti in campo avevano riportato d’attualità il tema. L’a.d. del Monza, Adriano Galliani, ad esempio aveva ribadito la necessità della tecnologia dopo che al secondo turno di Coppa Italia un gol di Barillà in Monza-Triestina non era stato convalidato. “In Serie B non si può ormai non avere il Var o quanto meno la goal line technology” aveva detto. Mentre qualcuno aveva letto come “voglia di Var” il gesto dell’arbitro Meraviglia in Ascoli-Reggiana che richiamava quello del monitor, dopo la segnalazione di un fuorigioco dall’assistente che annullava una rete al 93’. Per il momento però sembra proprio che ci sarà ancora da aspettare per schermi e auricolari in Serie B.

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