Balata e la regola del bene comune

La Serie B si perde qualche gara per strada ma alla fine salverà il tutto. Ovvero la sostenibilità del campionato e la tenuta economica dei club già messa a repentaglio da questa interminabile crisi pandemica che proprio non la vuole smettere di flagellare il Paese. E, ovviamente, il calcio non fa per una volta corsa a sé. Eh già, perché è chiaro che si vince o si è travolti tutti assieme. E non è possibile sottrarsi alla regola del bene comune, unica bussola tra i marosi che può permettere di guardare al di là dei propri interessi. Dopo aver rischiato un clamoroso contenzioso per la gara Lecce-Vicenza, al secondo rinvio in un mese per l’ennesima incursione di una Asl, questa volta vicentina, contenzioso tutto imperniato sull’osservanza letterale delle prescrizioni dell’Autorità di Vigilanza Sanitaria (consigliate o imposte?), alla fine ha prevalso il buon senso. Per fortuna. Anche perché di mezzo c’era evidentemente anche il rispetto della lealtà sportiva alla base del nostro ordinamento calcistico, oltre alle leggi ordinarie. E così il presidente Balata non ha impugnato il provvedimento dinanzi al Tar, evitando di seguire l’esempio della Lega A e ha accolto in piena autonomia (supportato dai due consiglieri indipendenti e disinnescando potenziali conflitti d’interesse tra le parti in causa) le istanze di Paolo Bedin che lamentava ben 16 elementi del gruppo squadra colpiti dal Covid alla vigilia della gara di Lecce. Un atto quasi dovuto dopo che il dg vicentino s’era visto rinviare la stessa gara lo scorso 20 dicembre al Via del Mare con i salentini bloccati per due contagiati ma con diecimila tifosi alle porte dello stadio. Anche Sticchi Damiani, però, ha dato prova di responsabilità e ha evitato di alimentare una battaglia non proprio temeraria su quel documento della Asl veneta che “consigliava” alla parte del Vicenza non interessata dal contagio di non partire senza, tuttavia, stabilire perentoriamente un obbligo. Ma le cose vanno sempre lette nel loro insieme e questa storia è finita come doveva finire. Si rigiocherà. Il “protocollo governativo” che sarà adottato anche dal calcio professionistico e di imminente pubblicazione eviterà in futuro situazioni a rischio liti, stabilendo regole univoche per tutti come da tempo ha chiesto la Lega B. Intanto, anche a Parma, a Cittadella e a Vicenza non si va in campo dopo il blocco anche di Crotone e Cosenza per i numerosi infettati nei gruppi squadre di Modesto e Occhiuzzi, ma non si rischia un contagio di precedenti. Non più. Per questo basta e avanza il Covid!
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