Babbel: “Flop Lazio, ma il Bayern è tra i più forti. E il format attuale non aiuta”

L’ex calciatore bavarese in vista del ritorno degli ottavi di Champions League all’Allianz Arena: “In Germania siamo rimasti sorpresi, ma i biancocelesti hanno comunque raggiunto un grande traguardo”

Per qualcuno è il Bayern più forte di sempre. Insieme al Barcellona di Guardiola, d’altronde, è l’unica squadra in grado di vincere sei titoli in un’unica stagione. Questa sera la Lazio, battuta dai bavaresi per 4-1 nell’andata degli ottavi di Champions League, giocherà all’Allianz una partita che sembra più importante per ritrovare fiducia in vista della corsa al quarto posto che non per il risultato in sé. “Il Bayern è sempre stato molto, molto forte. Nel 1996 avevamo Klinsmann, Matthaus, Kahn… Oggi però il livello degli avversari è più basso”, ha spiegato Markus Babbel che con il Bayern ha vinto 4 campionati e la Coppa Uefa nel 1996. Aggiunge: “Quest’anno, nonostante il passaggio a vuoto in coppa con il Kiel, i bavaresi sono sulla buona strada per vincere campionato e Champions, che sono i due trofei che contano di più”.

Che impressione le ha fatto la Lazio?

“Nella partita d’andata è stata molto deludente. In Germania siamo rimasti sorpresi di quanto male abbia giocato. Io però credo che la Lazio abbia centrato un traguardo straordinario prima qualificandosi alla Champions League, poi raggiungendo gli ottavi. Il problema è che ovviamente i giocatori della Lazio non hanno l’esperienza internazionale di club come Bayern, Real Madrid e Liverpool. Inoltre, con la formula attuale, più entri in Champions più si crea il divario, anche economico, con le altre. La Lazio però ha fatto benissimo, non va giudicata da un passaggio a vuoto in una partita giocata contro i campioni in carica e i pretendenti alla vittoria. Sono convinto che la Lazio stasera farà meglio, avrà già imparato la lezione”.

All’Olimpico, nella gara d’andata, ha impressionato Musiala…

“Musiala è incredibilmente dotato. Trova sempre la giocata e la soluzione giusta, quando ha il pallone fra i piedi è sereno, e per l’età che ha sono qualità straordinarie. Indipendentemente da quanti avversari ha intorno a sé, lui la palla non la perde. Fisicamente deve mettere su massa, ma a 18 anni è normale che sia così. Col tempo, con gli allenamenti, migliorerà anche in questo”.

Chi è la favorita per la vittoria della Champions?

“Il Bayern è favorito. Per il potenziale va tenuto in considerazione anche il Manchester City, ma bisogna vedere se Guardiola lascerà la squadra libera di giocare e di esprimersi o se ancora una volta si inventerà qualcosa che compromette il percorso della squadra. C’è il Liverpool, c’è il Psg. Sono squadre fortissime. Secondo me non va scartato il Real, squadra piena di esperienza. C’è equilibrio, ci possono essere sorprese, ma per me le favorite sono Bayern, City, Liverpool e Chelsea”.

Chi vedrebbe bene in nazionale dopo l’addio di Löw?

“Sinceramente mi interessa di più il calcio delle squadre di club. Credo comunque che sostituire un commissario tecnico come Löw che, tolti gli ultimi Mondiali, ha fatto così bene per così tanti anni, non sia facile. Sarà un compito difficile. Sono curioso su quella che sarà la scelta della Dfb, io però punterei su Stefan Kuntz, attuale allenatore della nazionale tedesca U21”.

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