Avellino, un altro sequestro: sette reperti RNA elaborati a Napoli saranno ritestati

La Procura sta indagando sul laboratorio che processa i tamponi della Lazio. Il perito Landi chiede una proroga. La difesa vuole ripetere gli esami

Nuovi sequestri, indagini che allargano lo spettro, ulteriori esami da riscontrare, la perizia finale sul riesame dei tamponi della Lazio che scivolerà alla prossima settimana. La Procura di Avellino cerca di trovare il bandolo nell’inchiesta che vede indagato per falso, truffa in pubbliche forniture ed epidemia colposa Massimiliano Taccone, presidente del Cda della Futura Diagnostica, il laboratorio di riferimento della Lazio per i tamponi Covid. Non ci saranno risposte a breve, ma il quadro risultante fa aumentare i dubbi sulle procedure più in generale e fa emergere in maniera chiara che la cosa più importante per il calcio italiano è unificare i prelievi in un’unica struttura per garantire trasparenza e parità di trattamento.

Il sequestro

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Ieri la Procura ha disposto il sequestro anche per sette reperti RNA virali sui tamponi già sequestrati, eseguiti su calciatori e staff della Lazio e riprocessati dal laboratorio Merigen di Napoli. Al centro specialistico partenopeo si era rivolta la Futura Diagnostica, il laboratorio di Avellino di riferimento del club di Lotito, per avere una perizia sui controversi test effettuati venerdì 6 novembre scorso alla vigilia della gara tra Lazio e Juventus. Tamponi risultati negativi ad Avellino, ma positivi per il Biocampus di Roma, dei calciatori Immobile, Strakosha e Leiva. Quegli esami del Merigen avevano fatto emergere solo una positività al gene “N” di Immobile. Secondo il patron della Futura Diagnostica, Walter Taccone, chimico: “Quel gene non rende contagioso il giocatore che avrebbe potuto giocare contro la Juventus”, ma i protocolli dell’OMS prevedono la valutazione di positività anche per il gene “N” in attesa di studi più approfonditi. Ora la Procura vuol riprocessare anche questi reperti della Merigen per verificare la correttezza del percorso fatto dai tamponi e dai reagenti. In pratica dunque i tamponi già sequestrati ad Avellino e l’RNA bloccato a Napoli sono relativi allo stesso test e serve capire se e perché ci sono valori diversi. Spetterà alla dottoressa Maria Landi, nominata perito dalla Procura irpina, procedere al riesame e incrociarlo con i risultati che ha avuto già martedì nella tarda serata dai 95 tamponi sequestrati alla Futura Diagnostica e riprocessati all’ospedale Giuseppe Moscati di Avellino. Dati attualmente secretati.

La richiesta della difesa

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Intanto l’avvocato Innocenzo Massaro, che difende l’indagato Massimiliano Taccone, ha chiesto alla Procura che ha aperto il fascicolo, che venga ripetuto l’esame dei 95 tamponi (quelli già sequestrati) nei laboratori della Futura Diagnostica, sostenendo che la diversa, e più moderna, attrezzatura dell’ospedale Moscati potrebbe dare alcuni valori diversificati. Ancora la Procura di Avellino, coordinata da Vincenzo D’Onofrio e con i sostituti Teresa Venezia, Vincenzo Toscano e Luigi Iglio impegnati nell’indagine, non si è espressa rispetto a questa richiesta della difesa.

Rinvio perizia

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Al di là della decisione dei pubblici ministeri sull’istanza difensiva, il lavoro del perito Landi – che deve comunque testare i nuovi sequestri di Napoli e incrociarli con i 95 testati al Moscati – si allunga. E per questo motivo la stessa esperta ha chiesto una proroga sulla perizia alla prossima settimana. Proroga che ovviamente otterrà anche alla luce della delicatezza nella conservazione di questi esami. Che è garantita da frigoriferi che devono avere una temperatura di -80 gradi. Cosa possibile al Moscati e anche alla Merigen, non alla Futura Diagnostica che ha contenitori che non arrivano a quelle temperature così basse. Intanto gli interrogativi restano ancora irrisolti: perché la diversità di risultato fra un laboratorio e l’altro? Siamo sicuri che nei trasporti vari alcuni valori non si siano alterati a temperature diverse? Perché si entra nel merito di questo o quel valore e non c’è chiarezza nella definizione di positività?

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