Avellino, trovato “l’arsenale” degli ultras italiani

Un “arsenale” di petardi e bombe carta da cui si rifornivano gruppi ultras è stato scoperto la scorsa settimana ad Avellino nel corso di un’inchiesta coordinata dalla procura di Torino. “Arsenale” è la parola che ha usato il pm Andrea Padalino oggi, lunedì 17 ottobre, in tribunale, dove è ripreso il processo all’ultras della Juventus Giorgio Evenzio Saurgnani, il promotore finanziario bergamasco sotto accusa per aver lanciato nel settore dei tifosi avversari una bomba carta nel derby fra Torino e Juventus della stagione 2014/15.

Quello che il pm Padalino ha definito “arsenale” era in casa di un avellinese, Emanuele A., ed è stato scoperto nel corso di una perquisizione. Sono stati recuperati, oltre a diverse decine di petardi, fumogeni e altro materiale, 10 chili di bombe carta pronte per essere utilizzate.

Gli inquirenti sono risaliti a Emanuele A. indagando su un personaggio che, secondo le accuse, era uno dei fornitori del gruppo (non legato alla tifoseria organizzata) di cui faceva parte Saurgnani.

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