Avanza Correa: Thuram si fa male, ora l’Inter vira decisa sull’argentino

Per il francese sospetta lesione al ginocchio dopo il k.o. in Bundesliga. Il laziale passa in pole

Basta un ginocchio ballerino per stravolgere qualsiasi corsa. Ieri l’Inter si godeva la festa organizzata da Inzaghi a San Siro, ma negli stessi attimi tendeva le orecchie verso la Renania (e pure verso Empoli). Al 18’ di Leverkusen-Borussia M’Gladbach Marcus Thuram usciva con un ginocchio gonfio. Man mano che arrivavano i primi (poco rassicuranti) aggiornamenti sul suo infortunio, mutava anche la caccia nerazzurra al nuovo attaccante: sul francese si erano concentrati gli appetiti nerazzurri, ma nella peggiore delle ipotesi il figlio di Lilian potrebbe fermarsi almeno un mese, visto il possibile interessamento del collaterale sinistro. Inevitabile che Thuram sia bruscamente scivolato indietro nelle gerarchie, anche perché l’Inter ha sempre tenuto calda l’alternativa: mai era stato minimamente spostato il mirino da Joaquin Correa, ieri in tribuna a Empoli e spinto verso Milano anche dal d.s. laziale Tare. Se le due trattative correvano parallelamente, adesso quella per il laziale brilla di luce propria. Anzi, si accende una delicata partita diplomatica in cui i protagonisti sono da un lato l’a.d. Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio e dall’altro il presidente biancoceleste, Claudio Lotito: i rapporti da anni ormai sono freddini e i punti di partenza sulla vicenda piuttosto lontani. Lotito chiede 40 milioni, troppi per l’Inter che non intende spendere più di 30: è quello il tesoretto per la nuova punta e non c’è l’intenzione di derogare. La stessa rigidità, però, sembra esserci da parte biancoceleste, nonostante il club abbia bisogno come l’ossigeno di nuove entrate.

Voglia Correa

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In mezzo pesa la voglia matta di Inter di Correa che, guarda caso, al momento ha interrotto il suo dialogo con l’Everton, l’altro club europeo che lo brama. Lo stesso Tare ad Empoli lo ha chiarito, lasciando però il cerino in mano ai suoi colleghi nerazzurri: “Si sa che Correa vuole lasciare la Lazio, c’è questa possibilità con l’Inter, dipende da loro… – ha ammiccato il d.s. -. C’è anche qualcosa all’estero ma il desiderio del ragazzo è di rimanere in Italia. Con l’Inter una vera trattativa non c’è mai stata, i procuratori stanno facendo un grande lavoro, vediamo nelle prossime ore”. Queste prossime ore, però, possono durare parecchio visto che il club nerazzurro non ha fretta: in settimana ci sarà un summit con Inzaghi per definire una volta per tutte l’obiettivo, ma servirà tempo per ammorbidire il rigidissimo Lotito. Senza sottovalutare, comunque, nuove notizie attese dalla Germania: Thuram farà gli esami oggi o domani per capire se si tratta di una botta o di una lesione. Da questo snodo, passa anche l’eventuale ritorno di fiamma interista in extremis. Tra l’altro, dopo il pesante 4-0 subito dal Leverkusen, il suo allenatore al Borussia, Adi Hütter, ha sottolineato: “Thuram mi ha detto che resterà…”. E il d.s. Max Eberl ha aggiunto qualche altra carta: “L’infortunio lo conferma a Borussia? Volevamo tenerlo a prescindere dal questo problema”.

E Lautaro resta

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Nell’attesa delle prossime mosse sulla scacchiera tra Milano e Roma, Inzaghi può comunque godersi il suo giocattolo così come è. Dzeko è tirato a lucido e Lautaro scalpita per tornare. Anzi, l’argentino ieri ha ricevuto pure la pubblica carezza di Marotta: “Lukaku voleva fortemente andare via e con la sua cessione i conti sono a posto. Come diceva Michael Jordan il talento ti fa vincere una partita, la squadra il campionato. Al contrario Lautaro ha voluto esplicitamente restare con noi, pur avendo avuto altre offerte e questo ci rende orgogliosi”. Lo stesso a.d. ha ribadito per l’ennesima volta che una punta arriverà, aggiungendo però un inciso chiave: “Compatibilmente con la nostra disponibilità economica”. Si traduce in 30 milioni, basteranno per Lotito?

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