Ausilio non teme il Milan “Arriva al momento giusto!”

Che la febbre derby a Milano fosse già salita si capiva. La partita col Milan è attesa in casa Inter come un possibile “toccasana”. “Siamo un po’ indietro in classifica ma è la partita giusta al momento giusto – ha ammesso Piero Ausilio, ds nerazzurro a Sky Sport – . Ci arriviamo motivati e preparati e sappiamo che dalla prossima domenica può iniziare un nuovo campionato per l’Inter”. Quello contro il Milan, sarà l’esordio ufficiale (dopo l’amichevole contro il Chiasso) per Stefano Pioli sulla panchina nerazzurra. “È stata una scelta molto più serena di quanto possa sembrare da fuori. Una scelta ponderata, tutti insieme abbiamo fatto delle valutazioni ritenendo che fosse la persona adatta per il presente e per il futuro, un futuro di grande lavoro, di conoscenza dei calciatori, tutte qualità che Pioli ha oltre a determinazione e passione. Abbiamo scelto la persona giusta”.

Piero Ausilio, 44 anni. Getty Images

Piero Ausilio, 44 anni. Getty Images

obiettivo champions — L’era Suning, negli ultimi tempi, ha ricevuto non poche critiche, soprattutto sul casting-allenatore tirato troppo per le lunghe secondo alcuni. Ma Ausilio non ci sta e rilancia. “è iniziata solo il 28 giugno – incalza il d.s. – se ne parla come se fosse un progetto impostato da anni e invece sono solo pochi mesi in cui abbiamo cercato di impostare un buon lavoro. Forse abbiamo commesso qualche errore ma si può solo migliorare quando si lavora insieme e si cerca di capire dove si può fare di meglio. Serve pazienza e noi ne abbiamo”. L’obiettivo stagionale? “Quello di inizio anno: fare l’impossibile per rientrare in Champions”. A guardare la classifica dopo 12 giornate, il cammino pare già arduo, ma il ds ci crede. “Ci sono ancora tantissime partite, tanti punti a disposizione, abbiamo un ritardo in classifica ma abbiamo visto anche nel recente passato che squadre attardate hanno poi centrato l’obiettivo di inizio stagione e noi, a fine campionato, vorremmo essere in Champions”.

“gabigol? serve pazienza” — A Pioli spetterà anche la gestione di Gabigol, finora vero e proprio oggetto misterioso del mercato nerazzurro. “Mi ricordo di quanto poco tempo abbiamo dato a Coutinho – ha ammesso il d.s. – lo abbiamo prestato e poi anche siamo stati costretti a cederlo. Non c’è mai pazienza, si pretende subito che siano pronti a risolvere le partite da soli. Gabigol è giovane, bravo, forte, sta trovando poco spazio perché davanti ha dei nazionali, deve solo aspettare il proprio momento e lavorare come sta facendo. Il suo momento arriverà come quello di tutti gli altri”.

 Gasport 

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