Aursnes e il fascino del Feyenoord: dai racconti su Van Hanegem al sogno della Conference

Wim Van Hanegem è il stato giocatore più amato dai tifosi del Feyenoord. Ora ha 78 anni e rimane l’ambasciatore del club di Rotterdam. Era una mezzala, portava i calzettoni arrotolati intorno alle caviglie, in un calcio che non aveva ancora inventato i parastinchi. Da bambino viveva a Breskens, in un villaggio di pescatori. Si era salvato dalle bombe della seconda guerra mondiale, aveva visto morire il papà e tre fratelli. Coniugava stile e dinamismo, era uno dei manifesti del “total voetbal”. Nel 1970 regalò la Coppa dei Campioni al Feyenoord, primo club olandese a imporsi in Europa: era la squadra allenata dall’austriaco Ernst Happel, superò in finale il Celtic per 2-1. Una vittoria in rimonta firmata dal capitano Israël e dall’attaccante svedese Kindvall, dopo il gol di Gemmell.

Il sogno della Conference

Ora il Feyenoord si sta avvicinando alla finale di Conference League: ha battuto nella gara d’andata per 3-2 l’Olympique Marsiglia di Jorge Sampaoli. Decisiva la sfida di giovedì in Francia. L’obiettivo è arrivare al grande appuntamento del 25 maggio a Tirana. Oltre alla Coppa dei Campioni, il Feyenoord ha vinto anche una Coppa Intercontinentale (sempre nel 1970, contro l’Estudiantes di La Plata) e due Coppe Uefa (nel 1974 e nel 2002). Adesso ci prova Arne Slot a lasciare il segno: quarantatré anni, cresciuto nel solco di Kovacs, Happel, Michels, Cruijff e Van Gaal. Terzo in Eredevisie, il Feyenoord ha perso solo una partita in Conference League: dodici vittorie, quattro pareggi e un ko (nei playoff) con l’Elfsborg. Il modulo è il 4-2-3-1: ritmo, velocità, un difensore centrale (l’argentino Marcos Senesi, classe 1997) che è il primo regista, le geometrie e il pressing del turco Orkun Kökcü e del norvegese Fredrik Aursnes, la genialità sulla fascia sinistra dell’ala Luis Sinisterra, colombiano, dodici gol in Eredivisie e undici in Conference, la fantasia del trequartista Guus Til e la crescita di Cyriel Dessers, in prestito dal Genk e autore di una doppietta al Marsiglia. Dessers è nato in Belgio, ma ha deciso di giocare con la nazionale nigeriana per rispettare le origini di sua mamma.

Un affare da migliaia di euro

Il segreto del Feyenoord va ricercato nella ricchezza del suo centrocampo: Kökcü è abituato a far viaggiare il pallone, lo smista dopo uno o due tocchi, così come Aursnes, un mediano che copre e garantisce razionalità. Il norvegese è arrivato dal Molde nella scorsa estate. E’ costato 450.000 euro, adesso il suo cartellino vale sette milioni. E’ nato a Hareid il 10 dicembre del 1995, ha ventisei anni, è alto un metro e 81. Ha stregato subito Slot, le sue batterie non si scaricano mai. A livello tattico è il giocatore che incide di più. E’ entrato anche in nazionale. Il suo procuratore è Jim Solbakken e ha un contratto che scade nel 2024. Ventinove presenze in Eredivisie, un gol e quattro assist. Quattordici partite in Conference, contando anche i preliminari estivi. Ha cominciato a giocare nell’Hødd, ha vinto un campionato e una Coppa di Norvegia con il Molde. Con Kökcü ha cambiato il motore del Feyenoord.

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