Auguri “Grazie Roma”: l’inno di Venditti registrato 40 anni fa

ROMA – Sono passati ormai 40 anni da quell’8 marzo 1983, quando Antonello Venditti, nel giorno del suo compleanno, oggi ne compie 74, auguri, registrò la prima versione di “Grazie Roma”, iconico inno giallorosso, destinato a fare la storia, ascoltato, condiviso e cantato in tutto il mondo per il suo coinvolgente effetto fascinatorio e identitario.

Roma, ecco alcune delle più belle coreografie della Curva Sud

Guarda la gallery

Roma, ecco alcune delle più belle coreografie della Curva Sud

“Dimmi cos’è” e nasce l’empatia

Quello cantato da Venditti, che registrò senza avere la certezza che la Roma avrebbe finalmente vinto il suo secondo scudetto e che compose addirittura molto prima, nel novembre dell’82, si rivelò un qualcosa di “superiore”, un componimento, in musica e parole, capace di travalicare anche le rivalità tifose, per diventare un’esegesi della passione sportiva, che ancora oggi non trova eguali nel mondo, se non per il mitico “You’ll never walk alone” del Liverpool, che il fato troverà comunque il modo di incrociare con la storia giallorossa. E’ lo stesso Venditti a confessare lo stato di “trance” nel quale compose “Grazie Roma“, nel suo libro “L’importante è che tu sia infelice” edito nel 2009 : “Avevo la percezione che mi stesse capitando qualcosa di meraviglioso e scoprii che si può piangere di gioia. Era una canzone in cui finalmente non mi prendevo in giro. Non ero stato attento alle parole, al modo di esprimere la mia angoscia, ma l’avevo cavalcata e le parole erano uscite da sole, vere. È meraviglioso ancora oggi cantarla“.

L'Olimpico ribolle: ecco lo spettacolo sugli spalti prima di Roma-Juve

Guarda la gallery

L’Olimpico ribolle: ecco lo spettacolo sugli spalti prima di Roma-Juve

L’amore per la squadra e quello per la città

Venditti racconta la storia della composizione, sottolineando la volontà di rappresentare non solo la passione per la squadra di calcio, ma l’amore per la Citta Eterna: “La considero una canzone dalla costruzione perfetta, perché c’è una grande simbiosi tra la città, la squadra e il linguaggio. È divisa in tre parti. Tu la puoi leggere solamente come Roma, nel senso della squadra di calcio, la puoi leggere come città e poi c’è una versione nazionale perché la prima parte è cantata in italiano, e nella seconda invece è come se io mi riprendessi il mio tesoro e la cantassi solo per i romani“.

Venditti: "Quando la Roma vince tutto passa"

Guarda il video

Venditti: “Quando la Roma vince tutto passa”

Acquista ora il tuo biglietto! Vivi la partita direttamente allo stadio.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Precedente Bayern Monaco-Psg 2-0, rivivi la diretta: Nagelsmann elimina Messi Successivo Clamoroso: l'Italia convoca Mateo Retegui, 23 anni, bomber argentino del Tigre