Aubameyang in punizione C’è di mezzo il mercato?

E’ scoppiato il caso relativo a Pierre-Emerick Aubameyang, tenuto in tribuna da Thomas Tuchel nella sfida di Champions League tra il Borussia Dortmund e Sporting Lisbona, terminata 1-0 per il Dortmund. Il gabonese – tra i candidati al Pallone d’oro – è stato punito per “motivi interni”, come comunicato dal club, e non è sceso in campo nonostante la sua maglia fosse appesa in spogliatoio.

I MOTIVI — Tuchel ha parlato di decisione inevitabile: “E’ stato difficile rinunciare a lui, ma era inevitabile”, e comunque i padroni di casa sono usciti dal Signal Iduna Park con tre punti, cortesia della rete messa a segno proprio dal sostituto di Aubameyang, Adrian Ramos, che ha qualificato i gialloneri agli ottavi. La punizione finisce oggi, giovedì, e il caso sembra già rientrato. Ma i motivi della punizione restano avvolti nel mistero. La prima voce che girava era che avesse usato il cellulare durante la riunione tecnica. In realtà è emersa una foto su instagram che dimostra che lunedì è andato a Milano, dove è cresciuto (nel Milan): secondo il Mirror sarebbe questa la causa scatenante. Inoltre si è presentato in ritardo alla rifinitura pre-Champions.

MErcato? — Il club si è limitato a spazzare via le voci di mercato. A Sky il Ceo del Dortmund Watzke ha dichiarato: “L’esclusione è a causa di ragioni interne, Tuchel ha deciso così. Voci di mercato? Potete chiedermelo ogni volta che desiderate, ma non alimento le speculazioni”. L’attccante, non è una novità, è da tempo nel mirino del Real Madrid, e negli ultimi giorni Aurelio De Laurentiis ha ammesso l’interesse anche del Napoli.
Aubameyang si dispera in tribuna. Epa

Aubameyang si dispera in tribuna. Epa

 Gasport 

  

  

  

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