Attacco da Champions e vie del gol infinite: l’Inter è da 8. Con Lukaku? Oggi si saprà

Serie d’oro dei nerazzurri di Conte: ottava vittoria di fila, solo il Bayern segna di più in Europa. Lautaro parla di scudetto, però Romelu salta la Samp, nel pomeriggio le visite

La macchina del capo non è perfetta giusto perché la perfezione non è di questo mondo. Ma più di vincere 8 partite una dopo l’altra, cosa deve fare l’Inter? Certo, potrebbe dominare gli avversari già nel primo tempo. Ma cosa importa, se nel secondo li sovrasti per tecnica, fisicità e forza mentale? Siamo a 16 punti guadagnati dopo l’intervallo: di sicuro, Conte sa essere sufficientemente convincente, in quei 15 minuti. E se dentro una trincea il tecnico ha rinchiuso i suoi, così da isolarli anche dalle tensioni esterne, dalla trincea l’Inter ha risposto con l’ottava perla in campionato: non accadeva dal 2008 (e alla fine fu scudetto). Fermi tutti, c’è dell’altro: non accadeva dal 1950-51 che l’Inter segnasse almeno 40 reti nelle prime 15 giornate.

i numeri

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Eccola, la faccia più esplosiva di questa prima domenica del 2021. È in una coppia, Lukaku e Lautaro, tornata a girare a mille in contemporanea. Toro da tripletta perfetta (un gol di destro, uno di sinistro, uno di testa), la prima con la maglia dell’Inter. Romelu dal piede raffinato che però tiene in ansia i suoi per una contrattura al quadricipite della coscia destra. Salterà la Samp mercoledì, oggi pomeriggio si capirà meglio se le lesioni muscolari sono davvero escluse, così da considerarlo arruolabile per la gara con la Roma. Ma in assoluto, l’Inter dà la sensazione ora di sapere che prima o poi vincerà la partita, perché in grado di poter segnare sempre almeno una rete più dell’avversario. È la consapevolezza frutto di un anno e mezzo di lavoro con Conte, certo. Che ha portato a questi numeri: in Europa, nei cinque maggiori campionati, solo il Bayern ha segnato più dei nerazzurri. La macchina da gol messa su da Antonio sa esaltarsi meglio e più del Liverpool, di Real Madrid e Barcellona o del Psg, giusto per citare i reparti offensivi di riferimento dei vari tornei.

i motivi

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La tendenza è impressionante, denota una crescita rispetto alla stagione scorsa (12 mesi fa, a questo punto, l’Inter aveva segnato 31 reti) che si spiega essenzialmente con due fattori. Il primo è di natura tattica: la squadra non ha solo memorizzato alcuni movimenti offensivi – ad esempio, la giocata che parte dall’esterno e in diagonale attiva i due attaccanti, uno dietro l’altro, resta di difficile lettura per chiunque – ma ha imparato a muoversi anche con altri sistemi di gioco. In queste otto vittorie consecutive l’Inter ha messo in mostra un piano A (il 3-5-2), un piano B (il 4-3-1-2) e un piano C (il 3-4-2-1): storia complicata, per gli allenatori avversari. Secondo fattore: Hakimi. Conte ne ha lodato la crescita difensiva. E in avanti segna come un attaccante: dietro la Lu-La c’è lui a 5 reti. Giusto per dare un riferimento: il terzo marcatore dello scorso torneo, alla fine del campionato, fu Candreva proprio con 5 gol. Stesso ruolo (e non è un caso), ma proiezioni diverse (per qualità individuali).

l’obiettivo

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Difficile far meglio, almeno in termini di attacco. Ecco perché Conte, a proposito dei margini di crescita della sua Inter, ha citato altro: “Già continuare su questa strada sarebbe importante – ha raccontato l’allenatore -, perché produciamo tanto in fase offensiva, segniamo tanti gol. Il miglioramento è da trovare più che altro nella fase difensiva”. Ricerca della perfezione, ancor prima che della felicità. Ma se alla fine di una partita così, un maniaco dei particolari come Conte ha trovato anche il tempo di applaudire chi è entrato in campo a risultato acquisito, vuol dire davvero che è stata imboccata la strada per il successo. In fondo, l’ha spoilerato lo stesso Lautaro: “Lo scudetto è il nostro obiettivo, lavoriamo per quello”. E il lavoro del 2021 è iniziato nel migliore dei modi. Non è arrivato il sorpasso sul Milan. Ma conta la velocità di crociera raggiunta, se si ragiona in proiezione. E l’Inter ora viaggia al massimo dei giri.

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