Attaccanti di gennaio, che flop. Da Mandzukic a Pellé, quanta fatica per tutti

Salvo qualche eccezione, tipo Ounas o Torregrossa, quasi nessuna punta arrivata con l’ultimo mercato ha già lasciato il segno. La realtà parla di atleti fuori forma, problemi fisici e basso feeling con il gol

Il calciomercato è terra di sogni, anche in una sessione invernale che sin da subito si è prospettata avara di colpi da novanta, per ovvi motivi. Ci sono squadre che lo affrontano per puntellare lacune in rosa o infortuni della prima metà di stagione, dirigenti a caccia di occasioni e club che programmano il futuro con giovani di prospettiva. I giocatori che fanno davvero sognare i tifosi durante il mercato sono però gli attaccanti, con la speranza di avere un nuovo bomber in squadra che possa cambiare volto alla stagione. Un punto di svolta, come fu tredici mesi fa Ibrahimovic per il Milan. La sessione invernale del 2021, però, non ha dato queste gioie ai sostenitori, con tutti gli attaccanti acquistati a gennaio dai club di Serie A che stanno faticando enormemente, la maggior parte anche solo a scendere in campo.

MEZZO PIENO

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Se in altri ruoli ci sono esempi di innesti già utili alla causa sin da subito – Joakim Maehle all’Atalanta o Fikayo Tomori al Milan -, quasi nessuna punta è ancora entrata a regime nei tabellini dei marcatori. Insomma, i sogni di inizio 2021 dei tifosi sono ancora riposti saldamente nel cassetto, discordanti con una realtà che parla di atleti fuori forma, problemi fisici e basso feeling con il gol. Partiamo però dalle eccezioni, coloro che hanno avuto un buon impatto con il nuovo club. Prima di tutto Adam Ounas, che al Crotone ha trovato stimoli e ispirazione: la squadra ha perso tre volte, ma lui si è sempre guadagnato la sufficienza ed è pure andato in gol. Poi Ernesto Torregrossa alla Sampdoria, che contro l’Udinese ha siglato il gol vittoria nemmeno 20 minuti dopo il suo esordio ed è entrato nelle rotazioni di Claudio Ranieri. Non ha segnato altre reti, ma il passaggio dalla Serie B alla A non sembra averlo turbato.

CAMBI IN CORSA

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Tornando a Crotone, parte un valzer di punte che sta faticando dannatamente. Dal Verona è arrivato infatti in prestito Salvatore Di Carmine, che sta sì trovando spazi in rossoblù, ma che ancora – a differenza di Ounas – non ha mai disputato una prestazione di livello: serve ben di più per salvarsi dalla retrocessione. Proprio l’Hellas si è invece affidata a Kevin Lasagna, ingolfato a sorpresa all’Udinese dopo le ultime tre buonissime stagioni e ancora arrugginito anche in Veneto. Ivan Juric lo ha schierato, lui non ha inciso. Continuando a seguire le briciole di pane, la stessa Udinese ha integrato in rosa Fernando Llorente, professionista esemplare che però ha già dato il suo meglio in carriera: per adesso, i colori bianconeri non lo hanno rinvigorito come ai tempi della Juventus.

IN ATTESA

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Si potrebbe dire lo stesso anche di Mario Mandzukic, osannato dai tifosi del Milan al momento dell’ufficialità, ma ancora ben lontano dall’essere anche solo valutabile. In campionato è sempre entrato dalla panchina – senza incidere -, mentre in Europa League ha deluso da titolare contro la Stella Rossa. Poi, i problemi muscolari che stasera gli faranno saltare il secondo match dopo il derby. Guai al polpaccio anche per Graziano Pellè, che il Parma ha riportato in Italia dalla Cina, ma che ancora non è mai stato convocato. Anche Joshua Zirkzee è stato preso dal Bayern Monaco per risollevare il destino degli emiliani, ma due spezzoni di mezz’ora ciascuno non permettono una vera valutazione. L’altro giovane, Adolfo Gaich, non ha ancora esordito con il Benevento, mentre il russo Aleksandr Kokorin ha giocato – maluccio – solamente 17 minuti con la maglia della Fiorentina, contro l’Inter. Infine Stephan El Shaarawy: la Roma non vede l’ora di ritrovarlo brillante come in passato. Anche perché finora i nuovi attaccanti di Serie A non hanno fatto sognare nessuno.

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