Atalanta-Roma a rischio Tifosi giallorossi in massa

Tensione a fine gara, l'1 dicembre 2013: la polizia vigila all'esterno dello stadio per il pericolo di incidenti fra ultrà atalantini e romanisti. Ansa

Tensione a fine gara, l’1 dicembre 2013: la polizia vigila all’esterno dello stadio per il pericolo di incidenti fra ultrà atalantini e romanisti. Ansa

La trasferta dei romanisti a Bergamo sarà aperta, su questo non ci sono dubbi. E, di conseguenza, scatta l’allarme rosso riguardante una partita tradizionalmente delicatissima. Nessun blocco ai tifosi giallorossi: il Casms ha inserito la partita Atalanta-Roma (in programma domenica alle 15) nella lista delle gare a rischio, tenendo però le porte aperte ai sostenitori ospiti sottoscrittori di programmi di fidelizzazione (quindi ai possessori delle card Privilege e Away). Una situazione differente rispetto alla scorsa stagione, quando Atalanta-Roma fu vietata ai romanisti: lo scorso 17 aprile, con il match all’ora di pranzo, il settore ospiti del Comunale rimase aperto esclusivamente alle iniziative sociali, senza lasciare spazio ai tifosi romani. Che, stavolta, ci saranno, in massa: alcune fonti parlano di un numero inferiore a duemila, ma l’impressione è che si potrebbe tranquillamente arrivare al riempimento dello spicchio riservato ai tifosi in trasferta, quindi a circa 2.200 presenze.
PrecedentiIn ogni caso, la Questura di Bergamo ha già iniziato a lavorare alacremente per gestire la situazione. Atalanta-Roma è una partita calda da tempo, ma è proprio negli ultimi anni che sono state scritte le pagine più cupe, risalenti alle stagioni 2013-14 e 2014-15, ovvero alle ultime due occasioni in cui le due tifoserie si sono incrociate a Bergamo. Il 22 novembre 2014, fuori dal Comunale, è andata in scena una guerriglia: un collage di folli fotografie che vanno dal lancio di bombe carta, bulloni e detriti, al ferimento di cinque agenti di polizia, fino al danneggiamento delle macchine parcheggiate e all’arresto di sei persone. E pure un anno prima, l’1 dicembre 2013, il dopopartita era stato bollente, con lanci di bombe carta, bottiglie e petardi. Anche stavolta si gioca in pieno autunno, il periodo è lo stesso: la speranza è che stavolta l’epilogo, fuori dallo stadio, sia molto diverso, anche considerando che per entrambe le tifoserie si tratta di una fondamentale prova di maturità.

  

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