Atalanta, mercato da Dea. Incognita Lazio. Torino e Fiorentina, esperienza e qualità

Gasperini ha una rosa lunga. Inzaghi si gode Pereira, Muriqi e riabbraccia Hoedt. Bonaventura e Callejon per Iachini, sei colpi granata

Atalanta e Lazio, Toro e Fiorentina. Mercati differenti ma molte operazioni in entrata. La Dea e i biancocelesti hanno tenuto tutti i migliori (da Gomez a Luis Alberto), il Torino si è rinforzato con diversi colpi (l’ultimo è Gojak, fantasista bosniaco), mentre la Fiorentina ha accolto Bonaventura e Callejon, svincolati da Milan e Napoli. Ecco un bilancio tra entrate e uscite.

Atalanta

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Piccoli capolavori alla voce “addii”. Il primo è Kulusevski, ceduto a gennaio alla Juventus dopo una stagione da applausi a Parma (dieci gol): 35 milioni più 9 di bonus. Adocchiato in un torneo, cresciuto nel vivaio, Dejan ha lasciato Bergamo dopo aver giocato solo tre partite con la Dea. Parola chiave: plusvalenza. Come quella di Amad Traoré, punta del 2002 con tre partite e un gol in prima squadra. Andrà allo United a gennaio per 40 milioni (25 fissi e 15 di bonus). L’ultima cessione è quella di Castagne, volato a Leicester per 25. Arrivò dal Genk per 6, altra plusvalenza di casa Percassi, che in entrata ha piazzato diversi colpi: Miranchuk dal Lokomotiv (14,5 milioni), Lammers dal Psv (8, super gol contro il Cagliari), Mojica dal Girona (prestito), Muratore dalla Juve (7, girato alla Reggiana), Romero, Piccini e Depaoli (prestiti). Ultimo appunto: il riscatto di Pasalic dal Chelsea per 15 milioni. Fondamentale. Come aver tenuto tutti i big, punto di forza per Champions e Serie A. Il modulo Gasp è ormai certezza.

Lazio

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Pochi acquisti, nessuna cessione eccellente. La Lazio ha tenuto tutti i gioielli, da Immobile a Luis Alberto, pronti a giocare la Champions dopo 13 anni. Lo schema è lo stesso, è cambiato solo l’asse mancino. Fares, preso dalla Spal per 8 milioni, sostituirà Lulic sulla sinistra (ancora ai box). Qualche aggiunta rilevante però: Andreas Pereira ed Escalante daranno qualità e quantità in mezzo, Muriqi sostanza e gol in avanti (l’anno scorso ha segnato 15 reti nel Fenerbahce). Wesley Hoedt farà rifiatare Acerbi o Radu in difesa. L’olandese è tornato a Roma dopo tre anni, più felice che mai. Chiesto da Inzaghi, vuole riscattarsi subito. In porta, come secondo di Strakosha, ci sarà Pepe Reina, 117 partite in Champions League. Vice di esperienza. Ah, Inzaghi ha tenuto anche Akpa Akpro, 28enne ivoriano arrivato dalla Salernitana. Più di 120 partite in Ligue 1 con il Tolosa, ha convinto il mister durante il ritiro ed è rimasto in rosa. Centrocampista di quantità, sarà l’alternativa a Milinkovic. Tra i giovani preso dal Monaco Gabriel Pereira, portiere del 2002, e Kais Nasri, cugino dell’ex Arsenal Samir. Ceduti Lukaku, Durmisi, Adekanye, Wallace, Jony, Guerrieri e Badelj. Cosa manca? Forse un difensore. Tare ha valutato diversi profili (Queiros, Alderete, Kim Min-Jae), alla fine è arrivato solo Wesley Hoedt. Per la Lazio va bene così.

Torino

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Nell’ultimo giorno di mercato il Torino ha completato sulla carta quella rivoluzione immaginata nel cuore di agosto, consegnando a Marco Giampaolo due nuovi rinforzi, giovani e di qualità. Si tratta di innesti funzionali per il 4-3-1-2 del tecnico di Giulianova: per la posizione di trequartista è stato pescato Amer Gojak, classe 1997, gioiellino bosniaco della Dinamo Zagabria, mentre come seconda punta entra Federico Bonazzoli, anche lui un ’97, preso dalla Sampdoria. Salgono così a sei gli acquisti del presidente Urbano Cairo in questa finestra di mercato, dopo aver già inserito in organico i terzini Murru, Rodriguez e Vojvoda e la mezzala Linetty. Oltre al rientro dal prestito al Chievo di Segre, già di proprietà del club. Al capitolo uscite avevano già salutato i granata Aina, Berenguer e Iago Falque, ai quali si è aggiunto Djidji nel finale del mercato. Non erano più dentro il nuovo progetto tecnico. Di spessore la conferma dei big, dal capitano Belotti al portiere Sirigu, dal difensore Nkouolou alla mezzala Meité. In evidenza anche il rinnovo del contratto di Rincon.

Fiorentina

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Un mega lifting a centrocampo, una difesa puntellata, il colpo mancato là davanti. Questo dice il mercato viola in entrata, mentre la strategia sulle uscite è girata tutta intorno alla cessione di Chiesa alla Juventus. Per il resto tante partenze in prestito, alcune delle quali con diritto di riscatto, ed anche qualche esubero rimasto a Firenze: come Saponara, Cristoforo ed Eysseric. Tornando alle entrate, il vero colpo era già stato perfezionato a gennaio, ovvero Amrabat (per 22 milioni) dal Verona. Poi grande attenzione agli svincolati con gli arrivi di Borja Valero, Bonaventura e Callejon. A segno anche l’acquisto del vice Biraghi con l’approdo a Firenze in prestito con diritto di riscatto a 5 milioni di Barreca dal Monaco. Infine l’acquisto di un centrale nel giro della Nazionale argentina come Martinez Quarta dal River Plate per una cifra vicina ai 13 milioni. Oltre a Chiesa, ceduto durante l’ultima giornata di mercato anche Ceccherini al Verona in prestito con obbligo di riscatto a 3 milioni in caso di salvezza.

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