Atalanta, Gasperini: “Muriel out? Nessuna emergenza, siamo in tanti là davanti”

Con sette partite nell’arco di 22 giorni l’Atalanta è pronta al primo tour de force della stagione. E sul ritorno dalle Nazionali: “Molti tornati fra ieri e oggi. Noi fra i più penalizzati”

Dal nostro inviato Marco Guidi

10 settembre – Zingonia (BG)

“Ho la sensazione che Muriel debba stare fermo parecchio. Non conto di averlo per queste 7 partite che ci portano alla prossima sosta, poi se riusciremo a metterlo in campo prima bene”. Gian Piero Gasperini parte dalla conta degli infortunati alla vigilia della gara contro la Fiorentina. Con Muriel e Hateboer sicuri assenti e De Roon squalificato, su altri permane qualche dubbio, soprattutto in attacco.

“Ma io l’emergenza non la vedo – ribatte il Gasp -. Abbiamo sei punte per due posti, siamo fin troppi”. Tra questi, Zapata, Ilicic e Piccoli, su cui vanno fatte delle valutazione per la gara di domani. “Duvan sta bene, è recuperato, ma chiaramente rispetterò la sua volontà per decidere se giocherà dall’inizio o dalla panchina. Piccoli ha superato il problema alla caviglia, mentre Josip è tornato dagli impegni in nazionale con il mal di schiena: ieri si è dovuto fermare, oggi probabilmente non si allena…”.

PREPARAZIONE

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Le nazionali hanno spezzato il ritmo del campionato, lasciando Gasperini con soli tre giocatori di movimento a Zingonia. “Ho fatto fare a Palomino, Zappacosta e Pezzella le ‘trecce’ sul campo per dieci giorni, come facevo da giovane io”, scherza il tecnico. “Ma finalmente ora acceleriamo: 7 partite in 22 giorni, possiamo riprendere continuità. Anche perché quest’anno la preparazione è stata anomala, con poche amichevoli”.

Qualche partita, gli uomini del Gasp, l’hanno giocata proprio con le rispettive nazionali. “C’è il rischio che qualcuno si faccia male, ma per me quando sono via meglio che stiano più tempo possibile in campo, in modo da crescere nella condizione”. Pochissimo tempo, però, per preparare l’impegno contro la Viola. “Ieri è stato il primo giorno di allenamento qui per tanti. Alcuni addirittura arrivano oggi. È una situazione che accomuna tante squadre, ma la nostra è sicuramente una delle più penalizzate”. Juan Musso, il portiere argentino, tornerà in Italia solamente stasera alle 22. “Domani vedremo con lui se farlo giocare o no. Dipende molto da come si sente, se ha dormito o meno sull’aereo. Chiaro che essendo un portiere potrebbe assorbire meglio gli impegni ravvicinati e il viaggio, rispetto a un calciatore di movimento”. Sportiello, in ogni caso, riscalda il motore.

GLI AVVERSARI

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Gara tosta, quella contro una Fiorentina, che Gasperini vede molto rinforzata dal mercato: “Per me ci sta tutta tra le prime otto della classifica a fine campionato. Ha mantenuto Vlahovic, giocatore che è cresciuto tantissimo e che ha anche rifiutato offerte importanti. E poi hanno comprato giocatori di livello. Sono un ambiente e una società che ha fame, storia e tradizione”.

L’ULTIMO ARRIVATO

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Gasperini avrà un Koopmeiners in più: l’olandese si è allenato per la prima volta ieri con i suoi nuovi compagni. Ecco la prima impressione dell’allenatore nerazzurro. “È un giocatore di gran qualità, con un piede importante e con spiccata personalità per i suoi 23 anni. La società ci ha investito molto, anche se è un centrocampista e lì ho due iene che concedono poco agli altri. Nell’immediato non so cosa possa dare di più rispetto a De Roon e Freuler. Non lo vedo molto difensivo… Anche se gioca molto più centrale e basso di come utilizziamo noi i mediani, poi deve entrare in sintonia con i movimenti della squadra, ma è un ragazzo molto intelligente e sono sicuro che non ci metterà molto a capirci. E noi a capire lui”.

LA CURVA

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L’Atalanta in settimana ha perso anche la parte più calda del suo tifo, la Curva Nord, che ha deciso di sciogliersi. “È un momento strano a Bergamo, mi spiace che la curva si sia sciolta. Ma può essere anche un’evoluzione: questa città ha subito tantissimo in questo periodo con il virus, anche più delle altre. L’affetto della gente lo avvertiamo comunque. Forse rispetto ad altre piazze però abbiamo le ruote sgonfie in fatto di entusiasmo. Ci deve pensare la squadra a riaccendere la passione. Ora facciamo fatica a riempire mezzo stadio…”.

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