Atalanta, Gasperini: “L’emergenza ha reso più bello il pareggio”

ROMA – Il pareggio maturato in casa della Lazio va più che bene all’Atalanta, vista l’emergenza dovuta alle tante defezioni. Ma se fosse giunta una vittoria la dedica nerazzurra sarebbe stata per una sola persona: Josip Ilicic. Lo sloveno sta vivendo un momento delicato dal punto di vista personale, e la squadra cerca di fargli sentire la propria vicinanza: “Non mi fa piacere parlare di questa vicenda – ammette Gasperini davanti alle telecamere di Dazn – posso solo dire che lo aspettiamo tutti. Ha dei momenti di alti e bassi, ma ha sempre grande voglia e disponibilità. In questo momento c’è da pensare più alla persona che al calciatore: la cosa migliore, forse, è parlarne il meno possibile“. E allora si torna alla partita: “Non abbiamo mai avuto dubbi se giocare o meno – assicura il tecnico della Dea – secondo le direttive della società. Siamo in emergenza ma non cerchiamo scappatoie, anzi: questo ha reso più bello il risultato. Non è stata una grande partita sul piano tecnico, ma abbiamo limitato la Lazio che ha avuto solo un’occasione. Nel secondo tempo avevamo la possibilità di fare qualcosa in più, ma l’infortunio di Miranchuk ci ha limitato. Abbiamo avuto defezioni a centrocampo, quindi avevo bisogno di adattare qualcuno“.

La Lazio sbatte sul muro dell’Atalanta: finisce 0-0

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“Scalvini in futuro potrà adattarsi in più ruoli”

Giorgio Scalvini aveva un compito non facile, ossia limitare Milinkovic-Savic da una posizione a lui non congeniale, quella di centrocampista. Ma il giovane prodotto del vivaio bergamasco si è disimpegnato alla grande: “Vista la statura – spiega Gasperini lui era il più adatto a marcare Milinkovic-Savic, e soprattutto nel settore giovanile aveva già giocato in quel ruolo. Questo mi ha permesso di non cambiare troppo dal punto di vista tattico. In fase difensiva ha fatto molto bene, anche se non ha avuto la disinvoltura di altri compagni. È un ragazzo di prospettiva che sa giocare a calcio, in futuro di certo potrà adattarsi in più zone del campo. In allenamento mi diverto a far giocare alcuni ragazzi fuori ruolo, anche per fargli capire come si trovano a giocare i compagni. Questo mi permette di avere ragazzi che sanno stare in campo ed adattarsi a posizione non loro, anche se con meno qualità rispetto a chi ricopre determinati ruoli da più tempo“.

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