Atalanta, Gasperini: “Abbiamo perso male, c’è da riflettere…”

BERGAMO – Campanello d’allarme per l’Atalanta che sapeva sarebbe stata difficile con il Liverpool, ma non così tanto, dopo il 5-0 con cui Klopp ha sbancato il Gewiss Stadium: “Dovremo riflettere, è capitato di perdere male l’anno scorso a Manchester, ma avevamo la sicurezza che migliorando certe cose avremmo migliorato anche noi, cosa che poi è avvenuta. Questa sera invece il divario è stato pesante e bisogna riflettere sull’assetto tattico in certi tipi di partite. Stasera è stata veramente difficileha detto il tecnico ai microfoni di Sky Sport. “Non credo ci sia stata paura del Liverpool, venivamo da due buoni risultati e non c’era nessun timore, li abbiamo affrontati con fiducia di poter reggere e poter magari essere pericolosi… e invece andavano troppo più forte di noi. Abbiamo visto anche in campionato che non siamo più la squadra che gioca intensamente, abbiamo modificato un po’ le nostre caratteristiche ed è anche giusto riflettere su come comportarci contro questo tipo di avversari”.

ATALANTA-LIVERPOOL 0-5: LA CRONACA

“Questo era un altro livello, devo riflettere…”

Ancora Gasperini: “In altre circostanze c’era la sensazione di avere margine, mentre il tempo è passato anche per noi e ora non teniamo certe intensità… dobbiamo considerarlo e fare le valutazioni del caso, ma c’è tempo. L’Ajax? Lì c’è stato un campanello, poi l’abbiamo raddrizzata con merito, ma qui abbiamo trovato un altro livello… molto più alto. Proprio in funzione di questo dobbiamo trarre indicazioni e vedere cosa fare. Delle cose ce le portiamo dietro anche dal campionato, stiamo prendendo troppi gol al di là del valore dell’avversario, segnando un po’ meno e correndo meno di prima. È giocando contro i migliori che si trovano altre soluzioni, ci siamo sempre ripresi dopo le scoppole. Troppe gare ravvicinate? Assolutamente sì, giocare di fila in Champions ti porta via energie e il nostro campionato è più impegnativo di quello delle altre. Noi invece incontriamo la Samp che la preparare una settimana mentre noi siamo tornati alle 4 di notte…”.

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